L’igiene, il decoro e la salvaguardia delle parti comuni non può ridursi alla semplice demonizzazione delle feci canine, peraltro legittima, ma deve coinvolgere i tristemente noti problemi dell’abbandono ingombranti, sporcizia diffusa al suolo, pisciate amorali diurne di umani, mozziconi di sigarette, sputi, vetro di birre a terra, ratti diffusi dalle caditoie e gabbiani dominanti sui cassonetti.
Si chiama pacchetto decoro che non può prescindere da un’analisi ed un contrasto globale del problema altrimenti è una guerra di bandiera con i proprietari dei cani che per fortuna non sono tutti incivili.
In sostanza che siano sanzioni od altre misure devono riguardare tutta la platea degli incivili altrimenti restano le schifezze e sale la frustrazione.
Risulta, infine, maledettamente evidente che il braccio di ferro tra Amiu e sporcaccioni fatto di “metti e leva” oggi sia insufficiente a tutelare le persone perbene dal vivere in marciapiedi discarica.
Urge un piano più performante.
O.G