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La vita e l’Alzheimer

l’alzheimer e le attività di volontariato di A.F.M.A. (Associazione famiglie malati di Alzheimer ) Genovese

Parliamo di Alzheimer. Sappiamo che è una malattia degenerativa, che è conosciuta anche come “morbo di Alzheimer” e che colpisce soprattutto le donne, con una percentuale di circa il 60% dei malati.

La malattia è molto difficile da diagnosticare perché i sintomi sono spesso simili a quelli della demenza senile.

 Purtroppo i numeri delle persone colpite dall’Alzheimer è in aumento, e questo è solo uno dei tanti motivi per cui sul territorio c’è bisogno di strutture adeguate, sia per quanto riguarda ricevere le informazioni da fornire ai parenti che seguono questi malati, e che si trovano catapultati in un mondo sconosciuto, ma anche per gli stessi malati, per cui è molto importante avere un punto di riferimento, dove trovare degli spazi e venire accolti, dove trovare un ambiente che li faccia sentire bene, per far sì, che quello che rimane della lucidità, visto che la malattia “spegne il cervello”, sia il più rallentato possibile. 

Perché i parenti delle persone malati di Alzheimer, oltre al già gravoso impegno quotidiano non hanno gli strumenti per seguire un malato a casa, se non dare tutto l’affetto possibile. Ma non basta. Come già detto, questa malattia rende le persone poco a poco, impotenti, assenti, con poca capacità di movimento, e quindi le attenzioni necessarie verso il malato si devono moltiplicare giorno dopo giorno. Il parente ha quindi il “diritto” ma anche il “dovere di ricaricarsi”, soprattutto per non cadere nelle depressioni, come spesso succede, quando il parente viene a mancare. Si esce devastati dal “tunnel” (così ho vissuto la mia esperienza con mia mamma malata di Alzheimer).

Ed è a sostegno di queste famiglie che è nata A.F.M.A. (Associazione famiglie malati di Alzheimer). A Cornigliano nel 2008 è stato inaugurato il primo Cafè Alzheimer del Ponente, denominato “Le panchine nel Parco” gestito da volontari che dedicano parte del loro tempo a un progetto in cui aiutare queste famiglie è diventato un dovere morale, visto che quasi tutti hanno perso o hanno un malato Alzheimer all’interno della famiglia (la sottoscritta compresa).

Da 15 anni A.F.M.A. Ha attivato un altro caffè Alzheimer, questa volta a Sestri Ponente, che funziona come centro diurno ed è denominato C.D. “Arcobaleno”. In questa struttura a disposizione dei malati si trovano delle sale laboratorio dove si esercita il cucito, il disegno, l’attività ginnica e tanti altri tipi di attività atti a permettere l’aggregazione delle persone, oltre a garantire l’assistenza ai familiari nelle prime, e più critiche per loro, fasi della malattia, valorizzando sia le componenti di tipo sanitarie che quelle di tipo sociale.

Sempre a Sestri Ponente, il 21 u.s. La Presidente A.F.M.A. Genovese, la signora Anna Fedi alla presenza di diverse Istituzioni Locali, ha inaugurato il secondo ed ultimo in ordine di tempo (ma speriamo in altre strutture sul territorio) cafè Alzheimer denominato “Pausa caffè”, dove nella sala intitolata a Benedetto D’Angelo (in ricordo del padre di una volontaria) i cittadini accolti dai volontari possono trovare le informazioni necessarie, sia per quanto riguarda la malattia che per quanto riguarda l’approccio con gli assistenti sociali. Un grandissimo aiuto per chi ha bisogno di districarsi nel mondo sanitario sempre molto complesso, soprattutto per chi si ritrova ad avere a che fare con questo tipo di malattia.
Foto di copertina  di Gerd Altmann