La Lanterna. Rubrica a cura di Marco Maltesu
La discesa di un Angelo
Certe volte è difficile raccontare le storie, è difficile perché la vita scorre in fretta e non ti consente di arrivare in tempo al suo appuntamento. Sergei Robbiano lavorava nell’ aeroporto di Genova e svolgeva uno dei lavori più importanti dello scalo, faceva parte della Bird Control Unit, Quello che i Controllori chiamano Sierra 9 in codice aeroportuale, ovvero il gruppo che fra le tante cose, controlla la presenza dei volatili sulla pista e nelle immediate vicinanze ed interviene, in coordinamento con la Torre di Controllo dell’Aeroporto di Genova. Il suo lavoro consisteva prevalentemente nel porre in atto tutte quelle azioni necessarie per allontanare gli uccelli ma non solo, spesso sono capitate anche altre situazioni con gatti o cani che si sono presentati sulla pista ed allora si sono trovati, Sergei o i colleghi (sono poco meno di una decina di persone questi preziosi lavoratori), a trasformarsi in “gattari” o “canari” per convincere gli “intrusi” che quello non era il posto migliore per “passeggiare”.
Per svolgere questo difficile compito, questo gruppo di professionisti, è dotato di una macchina che sembra un’astronave, con luci da discoteca, suoni amplificati che si sommano agli altri strumenti disseminati sulla superficie aeroportuale, cannoni ad aria compressa, altoparlanti che diffondono le grida di gabbiano ferito e tutti i sistemi più moderni per convincere i gabbiani e gli altri uccelli a scegliere posti meno pericolosi.
Il loro compito non si è mai limitato solo a queste già gravose situazioni. Nel passato, ad esempio, capitava spesso, prima che venisse creata una piccola scogliera a protezione della pista, che dopo le mareggiate fosse necessario andare a rimuovere i pesci che addirittura venivano portati fino alla pista.
Ma questi sono solo esempi, qualsiasi cosa succede in aeroporto si chiama il Sierra 9, si vede un oggetto sul piazzale, “chiama il Sierra 9”, c’è un mezzo che non risponde in giro per l’aeroporto, “manda il Sierra 9”, insomma il Sierra 9 è una specie di Angelo pronto ad andare a risolvere tutti i problemi del mondo aeronautico.
È un lavoro difficile quello di Sergei, perché bisogna capire quali sono le esigenze dei piloti, perché bisogna imparare a lavorare in simbiosi con i Controllori del Traffico Aereo.
Si crea infatti fra questi professionisti ed i Controllori del Traffico Aereo della Torre di Controllo, quasi una simbiosi, perché da una parte il Controllore deve fidarsi di questi operatori che saranno in grado di liberare la pista nel momento in cui serve che sia libera, dall’altra gli operatori devono fidarsi completamente del Controllore perché sanno che, anche se vedono l’aereo che continua a venire avanti verso l’atterraggio e che diventa sempre più grande ai loro occhi, il Controllore gli saprà indicare di liberare la pista nel momento giusto. E deve fidarsi anche se vede l’aereo pronto sulla pista per far ruggire i suoi motori e liberare la sua potenza nella corsa di decollo, perché sa che quell’aereo non si muoverà fino alla sua uscita dalla pista.
Ecco, proprio questo stava facendo Sergei quando è capitato l’incidente, cosa è successo non si sa ma state tranquilli che il suo compito lo ha svolto in maniera ineccepibile fino all’ultimo:
“Torre, Sierra 9 ha liberato la pista, pista libera e sgombra da volatili”.
Grazie Sergei, ti vogliamo bene.
Marco Maltesu
Direttore di redazione ilponentino.it
LA LANTERNA – Rubrica a cura di Marco Maltesu
direttore de il PONENTINO
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