LA LANTERNA” RUBRICA A CURA DI MARCO MALTESU

Energie rinnovabili o rinnovamento delle energie del mondo?

La nostra Nazione sta ricevendo una nuova spinta alla transizione energetica da quanto sta succedendo a causa della guerra in Ucraina. Il percorso era già stato intrapreso con il famoso pacchetto di aiuti economici (PNRR) che l’Europa ha destinato al nostro paese, per consentirle quella transizione energetica che nel nostro stato stenta a decollare, soprattutto in un momento, come quello post pandemia, in cui le economie dei paesi stentano a riprendere una normale attività di funzionamento.

La guerra ha messo in evidenza, una volta di più, con la rivelazione del grado di dipendenza energetico italiano dalla Russia, che il percorso che l’Italia stava compiendo, non era adeguato al raggiungimento della indipendenza energetica necessaria.

Tutto questo è quello che già tutti quanti conosciamo, quello che invece oggi volevo analizzare sono le modalità di transizione energetica che l’Italia sta perseguendo.

Penso infatti che l’occasione sia determinante per orientare il risultato che vogliamo perseguire, in particolare dobbiamo iniziare ad analizzare le modalità di fruizione che vogliamo raggiungere.

Innanzitutto gli Stati devono svincolarsi dalla necessità dì comprare i carburanti fossili da altre nazioni, questo, non solo per problemi dì inquinamento, ma perché dal punto di vista etico è necessario cancellare la dipendenza da altre nazioni o se vogliamo, ancora meglio, conquistare la propria autonomia, perché ciò crea la possibilità dì fare le scelte più giuste e democratiche anche dal punto dì vista sociale oltre che economico.

Determinato il fatto che le energie rinnovabili sono quelle necessarie nel futuro perché dobbiamo abbattere l’inquinamento e perché dobbiamo creare un modello che ci sleghi dalla dipendenza dalle altre nazioni, è da stolti continuare a saccheggiare le profondità della terra, utilizzando metodi sempre più devastanti, per ottenere materie prime che sono invece completamente sostituibili con metodi che ci consentono di sfruttare elementi che non solo sono completamente a portata di mano, ma che a differenza delle materie prime fossili, sono inesauribili e non inquinanti.

Rimane invece la necessità dì capire che tipo dì modello vogliamo costruire per mezzo delle energie rinnovabili.

Quello che si sta perseguendo in questo momento è un modello che modifica le attuali fonti energetiche con quelle derivanti da energie rinnovabili ma che dì fatto ripropone lo stesso schema di funzionamento, attualmente utilizzato in un sistema che ha alla base l’utilizzazione dei carburanti fossili (es. petrolio, gas) e che viene riproposto, temo, ad uso e consumo delle grandi aziende energetiche che altrimenti potrebbero trovarsi senza le oceaniche entrate economiche.

Si sta quindi, cercando dì sostituire l’uso dei carburanti fossili con un modello simile di impiego delle energie rinnovabili.

Il modello rinnovabili ha un senso, invece, se porta l’individuo a liberarsi dal pagamento dei carburanti. La creazione dell’energia deve avvenire utilizzando fonti rinnovabili ma il senso al cambiamento deve derivare dall’autoproduzione di energia attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili.

Si deve andare verso un modello che consenta ai singoli dì produrre la propria energia sia per fini energetici che dì mobilità. In poche parole dobbiamo costruire un modello in cui si superi la necessità dì dover ricorrere ai distributori per acquistare l’energia o attingere all’energia creata dalle grandi compagnie sul modello attuale, e sviluppare tutti quei sistemi necessari per la produzione autonoma dell’energia necessaria.

Si devono privilegiare i sistemi di produzione che consentano l’utilizzo individuale, familiare, condominiale, in modo, non solo di minimizzare le perdite dovute al trasporto dell’energia, ma inoltre, creare la massima diffusione della produzione. Devono inoltre essere implementate tutte quelle tecnologie, attualmente già disponibili, che consentano la produzione, l’accumulazione ed il riuso dell’energia sia a livello individuale che collettivo.

La svolta verso le energie rinnovabili richiede agli Stati, un salto di qualità dal punto di vista della crescita sociale con una crescita diffusa dal punto di vista della sostenibilità e dell’impatto sul sistema. È fondamentale a questo scopo che le scelte sociali vengano indirizzate verso l’individuo e verso la collettività che lo contiene, perché le persone possano tornare ad essere le protagoniste delle scelte e possano svolgere un ruolo fondamentale nella strategia della nostra società.

Marco Maltesu
Direttore di redazione ilponentino.it

LA LANTERNA – Rubrica a cura di Marco Maltesu
direttore de il PONENTINO

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