Anello di Murialdo (SV) fra le frazioni del paese e il castello medioevale
di Enrico Appiani
Nuova gita, bella e facile, con buon clima per camminare, nonostante il caldo. Viene descritta in dettaglio nel sito 101giteinliguria.it col titolo “La spada nella roccia a Murialdo“. Peccato che manchi proprio la protagonista: qualche scriteriato ha spaccato la roccia dove era infissa la spada e l’ha rimossa! D’accordo che potesse essere un’installazione recente per richiamare interesse e turismo. Ma non immagino chi potesse avere interesse a distruggerla: forse qualche abitante della vicina Borgata Costa, infastidito dal passaggio di troppi gitanti con famiglie? Si, perché questo percorso è molto adatto alle famiglie con bimbi. Non è troppo lungo, poco più di 7 km, comporta poco dislivello, si svolge prevalentemente nei boschi di castagno e attraversa siti interessanti come la fonte Pá d’Umbren, copiosa, fresca e incastonata in uno scenario di grandi matite colorate; il lago delle Masche, specchio d’acqua limpida con cascata, legato ad una leggenda di streghe; l’antica chiesetta di Santa Maddalena, tranquilla e panoramica, con una pietra medioevale che raffigura l’aquila e il leone dello stemma dei Del Carretto; e i ruderi possenti del castello medioevale dei Del Carretto, comprendenti grandi mura che circondavano un villaggio fortificato. Il castello venne distrutto nei primi anni del ‘600, per ragioni ignote dato che non si è trovata documentazione.
La spada nella roccia si trovava appena alle spalle del castello, resta appunto inspiegabile la sua rimozione. L’anello si svolge prevalentemente sulla sponda sud del Bormida, ricco d’acqua anche nella presente siccità, con un susseguirsi di bei laghetti. Si parte dalla SP51 all’ingresso del paese da Millesimo, in un luogo un pò anonimo e non facile da strada stretta scende ripidamente al Bormida e lo scavalca con un guado in cemento.
Da lì il percorso tocca nell’ordine: fontana Pà d’Umbren, boschi di castagno, Borgata Azzini, altri boschi col lago delle Masche, Borgata Costa, chiesa di Santa Maddalena, spada nella roccia (ahimè rimossa..), Castello Del Carretto, mura, ponte sul Bormida, attraversamento di Murialdo nella frazione principale di Piano, per tornare al punto di partenza. Non mancano, nella stagione propizia come quella corrente, ciliege selvatiche e fragole di bosco. E tanta acqua per rinfrescarsi.
Enrico Appiani
Ingegnere in pensione e musicista, direttore del coro Monti Liguri, pratica il ciclismo e l’escursionismo, anche per valorizzare i pregi del territorio. Abita a Pegli ed è appassionato alla storia ed epopea tabarchina.
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