Di Alberto Bruzzone
“Il Municipio che immagino io dovrà essere minimamente ideologico e molto dialogante con l’amministrazione comunale”. Guido Barbazza si è insediato martedì mattina in piazza Gaggero a Voltri, in quegli uffici dove, per i prossimi cinque anni, svolgerà il ruolo di presidente del Municipio VII Ponente. Manager di una multinazionale con parecchie esperienze all’estero e ora fondatore di una startup che si occupa di digitale, Barbazza, praese d’origini e ponentino nell’orgoglio, traccia la linea e sin dalle prime parole intende smarcarsi dal passato.
Presidente, si aspettava questa elezione o è stata una sorpresa?
“Ho iniziato a crederci sempre di più man mano che si avvicinava la data delle elezioni. Eravamo il Municipio con il divario maggiore rispetto al centrosinistra, c’era almeno un 20% di distacco da recuperare. Ci siamo riusciti, con il lavoro e con l’ascolto”.
La sua è stata una campagna elettorale molto ‘ad personam’.
“Ho scelto questa modalità perché mi ha permesso di ascoltare di più e meglio. Ho battuto il territorio palmo a palmo, il che mi ha consentito di farmi conoscere anche fuori da Pra’, che è il mio abituale punto di riferimento. Ritengo che Bucci sia stato da traino per la mia elezione, ma che tanto sia anche merito mio e dei miei sostenitori”.
Sta pensando già alla Giunta Municipale?
“Ci sto lavorando. Aspetto che il sindaco presenti la Giunta Comunale, poi seguirò a ruota. Non voglio perdere tempo, c’è moltissimo lavoro da fare. Ci saranno tre assessori: uno più tecnico ed esperto di lavori pubblici, l’altro più legato a cultura e istruzione e un terzo per tradizioni e rapporti con associazioni. Terrò per me l’urbanistica e i rapporti con il porto. Ogni consigliere avrà una delega, a cominciare da quella alla comunicazione”.
Altre novità?
“Sì, nominerò dei ‘saggi’ del Municipio: persone della società civile che possano collaborare con l’ente più prossimo sul territorio, ad esempio in materie come lo sport. Il Ponente possiede delle eccellenze: vanno assolutamente valorizzate. Il Municipio non sarà Barbazza, ma una squadra di persone”.
Lei figura nel Guinness dei Primati, come mai?
“Detengo il record di voli presi. In totale sono 5600: quando ho fatto il manager di Wartsila, sono arrivato a prendere trenta, quaranta voli al mese. Poi, c’è stata la pandemia, ci sono stati imposti i lockdown e io ho pensato che avrei potuto diventare più stanziale. Così ho fondato una startup che si occupa di tecnologia e innovazione e, poi, è arrivata la proposta del sindaco Bucci a candidarmi per il Municipio, idea che ho valutato attentamente e che ho accettato ponendo delle precise condizioni”.
Quali?
“Che si potesse partire da un programma, che non fosse una candidatura prettamente politica. Io non starò in Municipio a fare la marionetta, desidero che la mia amministrazione sia pienamente operativa. Per questo ho iniziato a redigere un programma elettorale che poi ho affinato con il sindaco e al quale, incontro dopo incontro, si sono aggiunti i punti suggeriti dai cittadini. Siamo arrivati a 115 obiettivi: ci terranno impegnati per i prossimi cinque anni, ma speriamo di esaurirli anche prima”.
Lei intende riproporre il ‘modello Bucci’ sul Ponente?
“Bucci ed io abbiamo due profili e due storie lavorative e professionali molto simili, anche se io mi sono occupato di più di aziende ‘pesanti’, che fabbricano motori. Io intendo essere collaborativo con il Comune: la contrapposizione di questi ultimi anni non ha giovato a nessuno e soprattutto non ha giovato ai cittadini. È stata, secondo me, un’impostazione non corretta: un tombino rotto è sempre un tombino rotto, non è un fatto di destra o di sinistra. Io auspico che la collaborazione ci sia a tutti i livelli, anche con l’opposizione”.
Alberto Bruzzone
Giornalista professionista dal 2007. Prima ancora, giornalista pubblicista dal 2002. Svariate esperienze nel campo giornalistico, in molteplici settori: spettacoli e cultura, cronaca di quartiere, cronaca politica, economia. E’ stato Capocronista del Corriere Mercantile. Attualmente giornalista presso: “La Repubblica“, “Tuttosport” e “La voce di Genova“