Una bambina lasciata morire di stenti, un uomo ucciso per futili motivi tra gente che filmava la sua morte, cosa hanno in comune?
la nostra indifferenza.
di Corto Maltese
Io non ci sto che mentre qualcuno sta “scannando” una persona altri, non solo non intervengono, ma riprendono la scena con i loro cellulari. Non ci sto che una bambina, di sedici mesi, possa morire di stenti senza che nessuno abbia mai notato qualcosa di strano. Sono avvenimenti di questi giorni, esempi di lucida follia ma soprattutto di assurda, colpevole indifferenza. Mi chiedo che cosa ci abbia portato a questo, come siamo arrivati a essere peggio di bestie, che poi le bestie certe cose mica le fanno.
Se potessi andrei casa per casa e getterei dalla finestra ogni singolo cellulare, smarthone, pc, consolle. Strapperei dalle mani di ognuno di noi quei mezzi che, ora ne sono certo, ci hanno tolto anche l’anima, non solo intesa nel senso cattolico del termine.
Io non ci sto!!! dovremmo uscire in strada e gridarlo forte, gettare alle ortiche le nostre stupide illusioni di “essere pensanti”. Dovremmo avere il coraggio, noi che abbiamo ancora un “barlume” di coscienza, dovremmo urlarlo ai mezzi di comunicazione, a chi amministra i Social, ai “grandi fratelli” che hanno reso ogni cosa spettacolo.
Io non ci sto al fatto che questo siamo diventati: personaggi di un pessimo film di fantascienza.
Tutto sembra esistere solo quando passa sui nostri terminali, come se quella violenza, un uomo ucciso a bastonate e soffocato, non fosse vera finché non l’avremo messa sotto forma di immagine digitali. Sino ad allora, sinché non l’avremo rivista, non ci farà ne orrore ne compassione, anche se è accaduto sotto i nostri occhi e avremo potuto fare qualcosa per impedirlo.
A volte mi rammarico di essere solo un personaggio di fumetti d’avventura, altre, come in questi casi, sono ben felice di non appartenere al genere umano e ringrazio il mio autore di avermi dato vele da spiegare e mari da navigare, per andare via dalla “vostra” follia.
Corto Maltese