ENNESIMO DISASTRO AMBIENTALE NEL TORRENTE VARENNA. MA CHI PAGA? Questo l’inizio, a caratteri cubitali, del post del Comitato Pegli Bene Comune sulla loro pagina FB.
Questo dopo che nel primo pomeriggio di ieri, dopo la segnalazione degli abitanti di Via Cassanello, sono stati individuati i rivoli di idrocarburi che da un tombino sono finiti nel Varenna, da li la preoccupazione che potessero arrivare sino al mare, pericolo poi scongiurato. Le indagini hanno subito puntato su depositi petroliferi di Multedo, propietà dell’ENI, infatti lo sversamento sembra essere stato individuato nella loro prossimità. La fuoriuscita è stata, almeno inizialmente, calcolata in circa quattromila litri di idrocarburo.
“Come Comitato Pegli Bene Comune siamo preoccupati e arrabbiati per quanto successo ieri nel tardo pomeriggio, con lo sversamento di idrocarburi nell’alveo del Varenna – cosi inizia il post, che prosegue – In attesa che vengano individuati i responsabili dell’accaduto, come cittadini di Pegli e di Genova ci poniamo una domanda molto semplice: CHI PAGA?
CHI PAGA per lo sversamento degli idrocarburi? CHI PAGA per aver inquinato l’aria e l’acqua, per il danno ambientale, per avere impegnato uomini dello Stato per bonificare? Senza contare, particolare non da poco, il danno alla salute dei residenti che l’inquinamento di aria ed acqua produce
Da parte delle aziende che lavorano in bassa Val Varenna servono sistemi più sicuri per evitare disastri ambientali, e al tempo stesso urgono controlli più severi da parte delle istituzioni e degli enti preposti affinché siano rispettate tutte le norme di sicurezza, con regolari verifiche della manutenzione e del corretto funzionamento degli impianti – il post conclude – Non possono esserci solo guadagni per le aziende che lavorano. Servono anche tutele per la popolazione, in particolare di chi sul Varenna non ci lavora, ma CI VIVE!“
fonte testo e foto: pagina FB Comitato Pegli Bene Comune
Il PONENTINO