ANGELI OGGI – Conchiglie vuote
GLI ANGELI DEI NOSTRI TEMPI SONO TUTTI COLORO CHE SI INTERESSANO AGLI ALTRI PRIMA DI INTERESSARSI A SE STESSI.
(WIM WENDERS)
ANGELI OGGI-Rubrica dedicata a tutti coloro che si occupano degli altri
Conchiglie vuote
Matilde Donatella Toniutti
Giovedì, settimanale appuntamento di volontariato in RSA: giorno per incontrarsi, stare insieme qualche ora, lasciare scorci color pastello in esistenze impallidite e spente. Scendono in Sala Animazione uno o due alla volta, qualcuno cammina, altri spingono il deambulatore, tanti aspettano chi spingerà la loro carrozzella. Hanno tutti, anche i pochi uomini, una borsetta, un sacchetto, qualcosa che contiene il loro prezioso poco, che stringono e difendono con dignitosa fierezza. Li facciamo accomodare ricordando preferenze e antipatie… è così delicato qui l’equilibrio delle relazioni interpersonali! Bisogna avere memoria anche delle più sottili sfumature
Fanno venire in mente bandiere che sfilano su un campo di battaglia. Ho sempre trovato in ciascuno di loro anche la somiglianza con antichi libri, accattivanti, graffianti, sacri, fragili, pregevoli, raffinati. Ognuno porta con sé il segreto di ricordi che adesso ondeggiano come un tiepido vento d’estate che confonde, amalgama e lega passione, tristezza, perdita, separazione. Tanti riescono a dissimulare sentimenti aggrovigliati che arruffano e avvolgono per non perdere l’incantesimo di momenti rilassanti e coinvolgenti, con noi che portiamo arpeggi, colori, immagini, voci dal mondo che è rimasto fuori dalle porte. Le emozioni attanagliano il cuore, si sentono vibrare nell’aria, nel silenzio, nelle loro mani, mani spesso senza anelli, segnate dal tempo, strette o abbandonate, desolatamente vuote come conchiglie
Quando gli occhi sono pozzi scuri senza fondo, le mani parlano, raccontano, sussurrano, rispettose e discrete, il volto si china, affettuoso, la mano trema ma riesce a raggiungerci con una carezza amorevole di madre.
Quante volte guardando quelle mani, galleria di quadri di vita, ho pensato commossa a cosa nascondevano. Vengono alzate con timore per umili e semplici richieste, un saluto timido, un tocco tremante…osano parole silenziose con ondate di memorie e di inespresse necessità.
Chiamano, è desiderio di vicinanza, di contatto umano, di riconoscimento come umanità sofferente malata di solitudine, affamata di piccole cose, interstizi di vita per andare avanti.
Quante volte quelle mani avranno carezzato volti amati, asciugato lacrime sul proprio e su altri volti, consolato, trattenuto preziose sensazioni incancellabili.
Gli uomini hanno mani più grandi, timidamente azzardano contatti e carezze, trasmettono grande tenerezza e profondi sentimenti. Spesso le mani si fermano a mezz’aria, indecise e indulgenti disegnano parole inespresse, gridano nel linguaggio del cuore il vuoto che dilaga e poi si giungono in grembo, arrendevoli.
Inesorabile il tempo trascorre, tutti tornano nel bianco accecante di lenzuola e muri anonimi, cala anche oggi il sipario su inattesi spicchi di luce, ormai non è più concesso pensare, finita la magia.
Nonostante questo velo impalpabile qualcuno alza lo sguardo, con occhi luminosi accenna un sorriso rassicurante, forse stanotte cercherà in cielo una stella che indica la strada di casa.
[Terzo classificato Concorso Letterio “Silvano Belloni” ottava edizione-Comune di Villanova Camposapiero (PD)]
Matilde Donatella Toniutti Volontaria AVO
AVO Genova è una OdV che opera sul territorio, in molte strutture ospedaliere e in strutture per anziani (RSA). Quotidianamente i volontari AVO portano una parola di conforto agli anziani ed ai malati, compresi i piccoli pazienti del Gaslini, e alle loro famiglie)