Venerdì 6, Sabato 7 e Domenica 8 gennaio 2023 si presenterà nuovamente la rara occasione di ammirare la prestigiosa Sala delle Conchiglie di Villa Duchessa di Galliera. La bellezza unica della Sala, nel 1832 sede del banchetto nuziale fra Ferdinando II di Borbone Re delle Due Sicilie e la Principessa Maria Cristina di Savoia, sarà godibile nell’allestimento scientificamente curato dai volontari delle associazioni Amici di Villa Galliera ed APS Sistema Paesaggio, facenti parte della ATI che ha in concessione dal Comune di Genova la gestione delle parti più preziose del Parco storico più grande della Liguria. Alle visite guidate alla scoperta della Sala delle Conchiglie, illuminata da candele ed allestita con teli di fiandra ed altri oggetti originali appartenuti alla Duchessa di Galliera.
Seguirà la visita nella mostra “Genova e il Natale con gli occhi di Dickens” allestita nel Teatro settecentesco di Anna Pieri Brignole Sale. Sono esposti gli acquerelli del celebre vedutista Luigi Garibbo, ritratti, cimeli e oggetti dell’epoca che ricostruiscono il soggiorno di Dickens a Genova, il suo amore per la città, in cui ritrovò l’ispirazione e in cui scrisse il racconto di Natale “Le Campane”.
Sabato 7 gennaio abato sette gennaio Denise Ashing Dardani, console onorario a Genova del Regno Unito di Gran Bretagna visiterà la mostra.
Le richieste sono già numerose, per cui è stato necessario aprire anche i turni del sabato mattina. Un grande successo che ha coinvolto anche le scuole genovesi, iscritte nei turni a loro dedicati.
E’ possibile prenotare sul sito www.happyticket.it o presentarsi direttamente all’ingresso attendendo i turni di visita.
Info e orari
Venerdì 6 gennaio dalle 14,00 alle 17,00
Sabato 7 gennaio dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 14,00 alle 17,00
Domenica 8 gennaio dalle 10,00 alle 14,00
Per informazioni e gruppi contattare: 3279235389
LA SALA DELLE CONCHIGLIE
Era in realtà la Sala da Pranzo riservata ai ricevimenti per gli ospiti voluta da Anna Pieri Brignole Sale, dama di compagnia della moglie di Napoleone. Posta nella parte terminale del percorso chiamato delle “Sale di Società”, rappresenta oggi un unicum nel suo genere.
Esistono certamente ninfei e sale a grotta nei giardini, tuttavia una sala da pranzo realizzata con queste tecniche risulta ad oggi esistente solo nel Palazzo di Villa Galliera e in Germania.
Le pareti sono rivestite di conchiglie di porcellana, tufo, serpentino e marmo bianco. Si intravedono poi inserti in rami di corallo e vetri tagliati sempre a forma di conchiglia.
Realizzata attorno al 1785, la tradizione vuole che la decorazione sia da attribuire a Giuseppe Canepa (1721-1803), artista polimaterico, esperto quadraturista e artista che si ritrova spesso nei cantieri di Simone e Gaetano Cantone.
E’ probabile che il progetto decorativo sia da attribuire proprio ai Cantone, anche se la forma delle conchiglie, la disposizione delle decorazioni rococò e molti altri segni distintivi sono simili, se non uguali, ad altri interventi sicuramente realizzati da Giuseppe Canepa. L’uso dei materiali si riscontra per altro nella Villa Rovereto – Thellung nel borgo di Crevari, il cui ninfeo è realizzato con le medesime conchiglie di porcellana.
L’arredo che risulta dagli elenchi è semplice e sobrio, teso a valorizzare la decorazione parietale, lo sfavillio delle porcellane e le luci create dal riverbero sui vetri e le pietre utilizzate nella decorazione. Sulla parete nord si trova la fontana che caratterizzava tutte le Sale di Società del piano terra. Al centro era collocato un grande tavolo da quindici posti con poltrone in legno.
Per cogliere appieno la scena in cui si ritrovavano gli ospiti, bisogna immaginare di trovarsi in un luogo in cui la luce delle finestre penetrava “toccando” le migliaia di pietre e porcellane, creando un effetto assolutamente suggestivo con continui e cangianti riflessi. Una sensazione amplificata dalla presenza dell’acqua della fontana che dava l’idea di trovarsi a tutti gli effetti in uno scenario naturale che dialoga con il giardino antistante.
Gli ospiti dei ricevimenti furono Maria Cristina di Savoia e Ferdinando II di Borbone in occasione delle nozze reali celebrate all’Acquasanta (Maria Cristina è stata proclamata Beata nel maggio del 2016), Francesco I di Prussia, i re d’Italia, la figlia della regina Vittoria d’Inghilterra e dignitari provenienti da tutta Europa.
Dopo la seconda guerra mondiale la sala fu abbandonata per più di un decennio quando, a seguito di un vero e proprio battage mediatico fu deciso di occuparla con un’aula scolastica. Attualmente è utilizzata dalla Scuola dell’Infanzia dell’Istituto Comprensivo Voltri 1
(fonte: visitgenoa.it)
LA MOSTRA
Un importante evento a livello nazionale e internazionale che vede tra i patrocinatori della mostra il Charles Dickens Museum di Londra, grazie al supporto fondamentale della Filiale italiana della Dickens Fellowship. L’esposizione, curata da Matteo Frulio e Marco Cazzulo, organizzata dagli Amici della Villa Duchessa e da APS Sistema Paesaggio, è allestita nel Teatro Storico di Villa Duchessa di Galliera e vuole ripercorrere le vicende di Charles Dickens a Genova, con una serie di dipinti, prime edizioni, incisioni e documenti, prestate da collezioni pubbliche e private, che restituiscono al visitatore uno sguardo sulla Genova che l’autore inglese vide effettivamente con i suoi occhi. Si tratta di un’esposizione temporanea dedicata a Charles Dickens e al suo soggiorno genovese (1844-1845) durante il quale scrisse uno dei suoi racconti di Natale, The Chimes, (Le Campane) e dove lesse per i suoi amici il famoso A Christmas Carol (Racconto di Natale).
Particolare attenzione sarà dedicata al rapporto tra Charles Dickens e Mazzini durante l’esilio di quest’ultimo nella capitale londinese. Il pannello della mostra, a cura di Marzia Dati Presidente della Filiale carrarese, è dedicato proprio al rapporto tra queste due straordinarie personalità e al supporto di Dickens alla scuola per emigrati italiani fondata da Mazzini a Londra, e ancora, la critica sociale e le frequentazioni genovesi di Dickens con l’aristocrazia genovese. Le opere esposte Le vedute originali di Luigi Garibbo e di Domenico Cambiaso, provenienti dal DOCSAI e coeve alla visita dell’autore inglese, sono esposte accanto alle incisioni dei libri, ai ritratti dei suoi “amici genovesi” e ad alcuni oggetti e lettere che raccontano della sua vita quotidiana nella Superba. Proprio il Natale sarà al centro dell’esposizione con la prima edizione di “The Chimes”, le lettere con pittoresche descrizioni della città e documenti, posti accanto ad alcune statue sei-settecentesche del Presepe storico della Duchessa di Galliera, provenienti dal Santuario di N.S. delle Grazie di Voltri, recentemente restaurate.
La mostra ha il patrocinio del Comune di Genova, del Consolato Onorario Britannico di Genova. Si segnala inoltre l’importante collaborazione con Palazzo Ducale e con il Centro di Documentazione per la Storia, l’Arte e l’Immagine di Genova, la Biblioteca Berio (che custodisce alcune lettere autografe di Charles Dickens) e la Biblioteca di Storia Patria di Genova.
Negli ultimi tre giorni di apertura sarà eccezionalmente visitabile la SALA DELLE CONCHIGLIE, una delle sale più ammirate e orginali del patrimonio storico e architettonico ligure, la cui decorazione è stata realizzata nel XVIII secolo con maioliche, coralli e pietre.
La mostra sta già riscuotendo un notevole successo con le scuole che hanno prenotato quasi tutti i giorni a loro disposizione.
(Fonte: ilponentino.it)
IL TEATRO
Si tratta del teatro privato più antico della Liguria e tra i più antichi in Italia.
Realizzato nel 1786 su progetto di Gaetano Cantone dall’artigiano Giuseppe Canepa su volere di Anna Pieri, moglie di Anton Giulio III Brignole Sale ispirandosi ad un modello acquistato da Tommasina Balbi. Alla realizzazione delle decorazioni ha partecipato anche il pittore e scenografo Carlo Alberto Baratta.
La sala è divisa tra palco, sala per il pubblico e parte dedicata all’orchestra (di cui si è perso il soppalco). Agli angoli della volta sono rappresentate le Arti liberali (musica, poesia, pittura ed architettura). Le pareti rappresentano paesaggi naturali e architetture a fingere la sala come padiglione del giardino visibile da grandi finestre. Il restauro avvenuto tra il 2005 ed il 2010 ha restituito bellezza e fruibilità anche per spettacoli.
(fonte: https://www.villaduchessadigalliera.it/)