Il maestro Giuseppe Conte e la Pegli turistica degli inizi del novecento
Cenni di Storia e Antropologia del territorio a cura di G.Walter Cavallo
E’ nell’anno 1865 che vedrà i natali un giovane che tanta parte avrà nell’attività pubblica pegliese: il futuro direttore della banda municipale, il maestro Giuseppe Conte. Figlio d’arte, (il padre Alberto era organista nella chiesa dedicata all’Immacolata e S.Marziano) sin dalla più giovane età si dedicò con entusiasmo, metodo e passione allo studio della musica.
Diplomatosi in pianoforte a soli 19 anni, si dedicò anche allo studio dell’organo, forse anche alla luce degli insegnamenti paterni, diventandone un virtuoso stimato tanto che, sovente gli veniva chiesto di fare parte della commissione d’esame dell’allora istiuto musicale o conservatorio di Genova. Per oltre quindici anni ricopre l’incarico di insegnante di pianoforte press0 il liceo Amilcare Zanella; mentre per oltre quarantatrè è organista alla basilica sestrese dedicata alla Madonna “Assunta in cielo”.
Collabora con l’operista Nicolò Massa alla riduzione per canto e pianoforte delle partiture orchestrali dello stesso, lavoro che gli permette di acquisire maggiore professionalità sulle peculiarità di diversi strumenti musicali, arrivando così a perfezionare i propri studi di armonia e composizione.
Si ha testimonianza scritta dei complimenti che il maestro Giuseppe Verdi gli tributa, in occasione di una “improvvisazione per organo” durante un ricevimento offerto ai vari illustri personaggi dalla famiglia Rostan nel proprio palazzo di Multedo. Anche il maestro Mario Pasquale Costa esprime a Giuseppe Conte la propria ammirazione quando, durante un suo soggiorno a Pegli, ha occasione di ascoltare l’esecuzione, arrangiata per banda musicale dallo stesso maestro Conte, di un valzer tratto dalla sua histoire d’un Pierrot.
Gentiluomo di squisita sensibilità, Giuseppe Conte entra presto nel cuore della cittadinanza pegliese, che ne apprezza la valenza artistica ed anche la bonomia del carattere, tanto da chiamarlo semplicemente il “papà della banda”. Ma questo avviene nel 1896, a trentuno anni. Ho esaminato le delibere comunali che lo portano ad essere il “maestro del corpo musicale municipale”
Nella seduta consigliare del 5 novembre 1893 viene letta la richiesta scritta con la quale diversi concittadini invitano l’amministrazione comunale a ricostruire la banda municipale disciolta nel 1881, ritenendo che, per una cittadina a vocazione turistica sempre più spiccata, la stessa sarebbe stata uno strumento promozionale. Si stabilisce pertanto di provvedere alla compilazione di apposito regolamento, demandando alla Giunta Municipale la compilazione dello stesso e si delibera la costituzione della Banda Musicale ma, nella seduta del 3 luglio 1894, si delibera di rimandare la costituzione della Banda Musicale per ragioni economiche. Nel 1896 i bilanci migliorano, anche grazie al fatto che a Pegli il turismo stava crescendo e il 26 aprile si passa alla nomina del Maestro e il 16 luglio all’approvazione del regolamento nel frattempo modificato.
“ Il Consiglio Comunale, con voti 13 favorevoli pari ai votanti, nomina il signor Conte Giuseppe fu Alberto, di anni 31 da Pegli a Maestro del Corpo Musicale Municipale alle condizioni e agli obblighi portati dal regolamento del Corpo suddetto (…). l’esito della votazione viene proclamata a norma di legge”
La banda musicale con alla guida il maestro Conte si fece benvolere dalla cittadinanza pegliese, in quanto sempre presente nelle attività di accoglienza ai turisti, diventando anche la colonna sonora delle varie festività laiche e religiose della cittadina. Pegli quindi, fin da subito, si affezionò alla sua banda musicale e al suo maestro, tanto da guadagnarsi l’appellativo sopra indicato.
Nel mentre il settore turistico pegliese risulta in espansione e a tal proposito il 25 novembre 1901 nasce l’Associazione (società) “Pro-Pegli.
Ma di questo parleremo nel prossimo articolo
(Immagine principale: La banda municipale di Pegli e il maestro Giuseppe Conte)
Per approfondimenti sulla Storia e Antropologia del territorio:
Alla ricerca di Ignazio Alessandro Pallavicini
Splendore di PEGLI e dei suoi personaggi
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