La PEGLI degli inizi del XX Secolo
Cenni di Storia e Antropologia del territorio a cura di G.Walter Cavallo
Pegli si affaccia al 1900 con l’avvocato Bartolomeo Loleo in qualità di nuovo sindaco che, dopo le dimissioni del suo predecessore Pietro Balestreri, con delibera datata 22 febbraio 1901, verrà eletto in questo ruolo. Rimarrà in carica sino al 1910 e ritornerà a “fare il sindaco” dal 25 febbraio 1913 ma per un periodo inferiore all’anno. Oltre nove anni di governo della città sono un bel record, paragonabile solo a quelli del marchese Marcello Durazzo. Nella mia ricerca non ho recuperato informazioni a livello personale, ma le delibere comunali ci permettono di parlare della sua attività pubblica diffusamente.
Ė nella seduta del 13 agosto 1907 da lui presieduta che viene deliberato di contrarre un primo mutuo di lire 60.000 (sessantamila) per la costruzione dell’edificio ad uso asilo infantile e locali scolastici, come da progetto dell’Ing. Tito Picasso, di cui si è parlato in un precedente articolo (Il sindaco Lorenzo Stallo e l’istruzione pubblica a Pegli). Il prezzo preventivato di lire 135.520 per la completa costruzione costringe l’amministrazione da lui gestita a contrarre un secondo mutuo di ulteriori lire 70.000 (settantamila), somma che verrà deliberata il 29 agosto 1908 e ripartita negli esercizi degli anni 1909 e 1910.
Nel 1901 e seguenti, il settore turistico risulta in espansione e molte sono le attività commerciali che richiedono il nulla osta comunale per iniziare la propria attività. Sempre nel 1901, per iniziativa del Municipio e di una élite cittadina e con il concorso del dottor Francesco Crosa, cui veniva dato incarico di compilare una monografia, nasce il 25 novembre la “Società Pro-Pegli” con lo scopo di far conoscere e apprezzare il paese di Pegli, specialmente per il piacevole clima e bellezze naturali, per cui viene celebrato anche all’estero come stazione invernale e balnearia (Crosa 1902). L’articolo 2 dello statuto definisce con precisione gli scopi del sodalizio: “Contribuire materialmente e moralmente all’abbellimento diPegli e dintorni, al miglioramento delle condizioni igieniche, all’esecuzione di quelle opere pubbliche che possono tornare di comodo e di decoro al paese, rendendolo in tal modo gradito ritrovo ai forestieri. Inoltre è suo compito far conoscere il paese con tutti i mezzi che una conveniente pubblicazione può suggerire”.
La Pro-Pegli precorre così i tempi e gli scopi della futura Azienda Autonoma di Soggiorno e rimarrà in vita sino all’istituzione ministeriale della stessa nel 1927.
La monografia del Crosa diventerà la prima vera guida turistica di Pegli.
Riportando la descrizione che ne fa lo stesso Crosa nella sua Guida riusciamo a rievocare l’immagine della vita che si svolgeva a Pegli, agli inizi del ‘900. “Come stazione balneare è quella di Pegli tra le più vantate e, forse, della Liguria la più antica: i pregi della sua facile spiaggia, gli allettamenti del suo soggiorno e la lunga consuetudine l’hanno consacrata a convegno di moda dell’élite di Genova, delle aristocrazie del Piemonte e della Lombardia. Ad ogni tornare d’estate è una vera folla elegantissima che accolgono gli Hotels di Pegli e tutte le case private d’affitto; un fremito nuovo di vita percorre la cittadina che è tutta in festa e la riva amena brulica incessantemente di bagnanti che affidano al sole e al mare le membra avide di moto, di aria, di forza e di salute”.
Completato, intorno ai primi del ‘900 il quartiere signorile dei “villini vecchi” (attuale viale Giorgio Modugno), l’espansione edilizia prosegue sulla collina centrale, tra il rivo Rexello ed il parco di Villa Doria con una similare edificazione a villini lungo un viale alberato denominato oggi via Amerigo Vespucci. Si aggiunge così una nuova passeggiata denominata dei “villini nuovi”. Possiamo certamente dire che la nascita e l’attività della Pro-Pegli fanno sì che le guide turistiche straniere segnalino ancor di più e meglio le bellezze naturali e artistiche del luogo, promuovendo una favorevole stagione turistica, che non verrà meno fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Negli anni che seguono la fine della guerra1915/18, a Pegli si avverte il formarsi di nuove condizioni demografiche e socioeconomiche che la trasformano, lentamente ma in modo costante, nella zona residenziale della “Grande Genova”, voluta dal regime fascista del 1926.
Tuttavia la vocazione turistico-balneare della cittadina, diventata, dal punto di vista amministrativo, con Decreto legislativo datato 4 gennaio1926 parte integrante di Genova, rimane ancora assai viva: le spiagge risultano molto affollate, gli alberghi e le pensioni frequentati e rinomati, mentre le attività turistiche attirano ancora parecchia clientela.
Ma degli anni venti e trenta del ‘900 a Pegli parleremo nel prossimo articolo.
Foto di copertina: Monumento a Garibaldi e piazza porticciolo – Collezione privata E. Perazzo
(Si ringrazia il collezionista Elvio Perazzo per la concessione delle foto di Pegli antica. Riproduzione vietata
Per altre immagini storiche di Pegli visitate http://www.pegliese.it/ )
Per approfondimenti sulla Storia e Antropologia del territorio:
Alla ricerca di Ignazio Alessandro Pallavicini
Splendore di PEGLI e dei suoi personaggi
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