IN PUNTA DI PENNA-Rubrica a cura di Antonello Rivano
FIGLI DI UN DIO MINORE
Risuonano ancora nelle orecchie le parole pronunciate dal Sindaco di Genova Marco Bucci durante il Consiglio Municipale tenutosi a Voltri il 23 gennaio: “Abbiamo il dovere di farlo per i nostri figli”
Doveri, quando si parla di doveri bisogna però sempre fare i conti anche con i diritti: che diritto abbiamo per decidere il futuro dei nostri figli quando questo implica un danno per il territorio dove vivranno e, molto probabilmente, alla loro salute?
Ma soprattutto che diritto abbiamo noi di decidere che il futuro dei figli del Ponente sarà diverso da quello dei figli del Levante? Un domani sempre più senza mare, rumoroso e sempre più inquinato quello dei primi, un mare più vivibile, servizi ed una sempre maggiore rivalutazione delle bellezze architettoniche per i secondi. Container e cassoni per il Ponente, fiere, aiuole fiorite e piscine per il Levante.
Forse andrebbe ricordato che già cosi, a livello globale, di disastri ne abbiamo fatti ed i nostri figli non sono per nulla contenti di quanto in passato abbiamo deciso.
Nella stessa seduta il Sindaco ci confortava, o cercava di farlo, asserendo che il valore degli immobili a Genova, in questi ultimi anni sia aumentato. Ebbene quando si tratta di certi dati non andrebbe tenuto conto del valore medio ma di quello effettivo zona per zona. Basterebbe entrare nele agenzie immobiliari, o vedere le offerte nelle loro bacheche per rendersi conto che il valore è “forse” aumentato, o per lo meno si è tenuto stabile, laddove ci si sta ancora salvando dall’invadenza del porto o dal degrado urbano. Basterebbe vedere i valori delle case del Levante e paragonarli a quelli del Ponente, magari facendosi un giro a Sampierdarena, Cornigliano, Sestri, Pegli, Pra’, Voltri, dopo essere stati a Sturla, Nervi, Boccadase…ecc. E anche nel Ponente vedremmo delle eccezioni: i prezzi stanno tenendo a Pegli, e in parte di Voltri, laddove, per il momento, il Porto si è arrestato nel suo avanzare. Certo bisognerebbe avere la palla di vetro per vedere i prezzi di Pegli Lido se la “fabbrica di cassoni” sarà realizzata.
Il Sindaco continua:
“la crescita del porto ha portato e porterà ricchezza”, altra frase che abbiamo ascoltato. Sarebbe interessante allora capire perché allora Genova si sta svuotando e diventando la città italiana più “vecchia” in termini di età media? non è solo un fatto di mancanza di nuovi nati, in linea con la media nazionale, ma di giovani che vanno via. Forse non bastano nuovi supermercati, centri commerciali e nuovi banchinamenti per farli restare. Quanto ha portato il porto a Ponente?
Qualunque persona chiamata ad amministrare, è tenuta a farlo, così come recita in più punti anche il nostro diritto civile, “secondo la diligenza del buon padre di famiglia“, ma che padre è quello che considera i suoi figli secondo la posizione geografica che occupano, e in base a questa distribuisce gli abiti, il cibo e e i sacrifici a loro richiesti?!
In Punta di penna – questa rubrica vuole essere come un venticello leggero, un PONENTINO che vi sfiora appena e rinfresca il vostro senso critico. Senza la pretesa di dare risposte ma con lo scopo di farvi riflettere e porvi domande
Antonello Rivano – Caporedattore il PONENTINO
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