La Pegli turistica degli anni Venti e Trenta del Novecento
Cenni di Storia e Antropologia del territorio
a cura di G.Walter Cavallo
Agli inizi del 1900 anche il Consiglio Comunale contribuisce alla promozione turistica della cittadina. Questo è anche il periodo in cui la municipalità vede alla guida di Pegli una giunta socialista, capitanata dal sindaco Giuseppe Travo, eletto il 29 ottobre 1920, ma la crescita dei consensi del partito fascista travolgerà questa giunta, portando alla nomina di un commissario prefettizio, il dottor Manlio Binna, che rimarrà in carica dall’ottobre 1922 sino al giugno 1923. All’Archivio storico ho consultato una delibera del 10 aprile 1923, durante il suo mandato, che ha per oggetto “Réclame alla stazione climatica e balneare”: era stato deciso di aderire alla mostra del turismo e viaggi presso la Fiera Campionaria di Milano mediante l’affitto di uno “stand”. Le spese furono coperte dai costruttori edili che vi parteciparono, mentre il Comune stanziò tremilacinquecento lire per stampare un opuscolo illustrato. Con delibera del 22 maggio 1924, si replicò quanto già fatto nell’anno precedente.
Il 24 giugno 1923 verrà nominato sindaco il filofascista Corrado Giani, che rimarrà in carica sino al 2 luglio 1924, quando sarà scelto un nuovo Commissario Prefettizio. Si tratta del signor Alfredo Gaggero, nominato con decreto n° 20769 Div 1/2 del 26 giugno 1924 che gestirà il transito della cittadina autonoma nella Grande Genova.
A Roma, intanto, il 31 ottobre 1922 si costituiva il governo Mussolini che ottiene la fiducia della Camera dei Deputati il 17 novembre 1922 con 306 voti favorevoli, 116 contrari e 7 astenuti e, il 29 novembre, del Senato del Regno con 196 favorevoli e 19 contrari. A Pegli, il 17 maggio 1924, il Consiglio Comunale, per acclamazione, su proposta del Sindaco, Cav. Corrado Giani, delibera il conferimento della cittadinanza onoraria a S. E. Benito Mussolini. I Consiglieri, stando in piedi, acclamano alla proposta del Presidente, la quale risulta approvata all’unanimità.
È di questo periodo l’acquisto da parte del comune del Palazzo ex Doria Pamphilj con terreni annessi. La delibera comunale da me esaminata all’Archivio Storico di Genova porta la data del 9 ottobre 1925. Al governo della città di Pegli abbiamo il commissario prefettizio, il già citato Alfonso Gaggero.
Prima di diventare sede del Museo Navale, in palazzo Doria Pamphilj, nelle splendide sale affrescate dal Figonetto e dal Tavarone, prende vita una memorabile esposizione estiva, inaugurata il 15 luglio 1928 e che richiamerà oltre cinquantamila visitatori. L’ Esposizione Estiva di Pegli comprendeva vari settori: turismo, sport e villeggiatura, arredamento della casa, abbigliamento, alimentazione ed era completata da una mostra d’Arte regionale ligure.
Un anno dopo, nelle sale del palazzo Doria, come già accennato, viene inaugurato il Civico Museo Navale con le collezioni del Comune ma soprattutto con quella donata dal pegliese Fabio Garelli. Nello stesso anno dell’esposizione, il 1928, la marchesa Matilde Giustiniani, vedova Durazzo Pallavicini dona la villa di Pegli, come già spiegato in un precedente articolo (Da villa Durazzo Pallavicini di Pegli a villa Negrotto Cambiaso di Arenzano. Circa le due nobili famiglie e il ruolo della principessa Matilde Giustiniani). A partire dal 1929 le raccolte archeologiche della città furono organizzate in un vero e proprio museo, e come sede permanente si pensò al palazzo Durazzo Pallavicini, anche se lo divenne solo nel 1936. Come molti dei musei della nostra città anche il Museo Civico di Archeologia Ligure deve in parte la sua nascita al lascito del Principe Odone di Savoia, che diede l’avvio alla creazione di un museo storico – artistico a Genova.
Per controbilanciare, in parte, gli effetti negativi di un innaturale accorpamento di Pegli a Genova, ci fu la nascita, in continuità con la precedente Associazione, la Società Pro-Pegli, con Decreto ministeriale datato 8 marzo 1927, dell’Azienda Autonoma di Cura (poi di Soggiorno) di PEGLI.
Realizzate o patrocinate dall’Azienda di Soggiorno in questo periodo ricordiamo alcune opere pubbliche, tuttora visibili sul territorio pegliese: il monumento ai caduti della Grande Guerra, inaugurato nel novembre 1930; il cavalcavia sulla ferrovia in via De Nicolay che collegava il lungomare con via XX settembre, oggi via Martiri della Libertà; il mercato coperto in via Cialli, oggi non più esistente; la capannina metereologica sul lungomare, trasferita nei pressi dei giardini pubblici ed oggi ancora esistente, grazie all’intervento dell’Associazione della Pro-Loco di Pegli, anche se quella odierna non ha la stessa struttura.
Di quel periodo si hanno prove documentali e fotografiche delle “notti di Fata Morgana”, grandiose feste danzanti che si svolgevano nel parco di Villa Doria, organizzate dal Circolo della Stampa, unitamente all’Azienda di Soggiorno.
Tante altre le iniziative come la pubblicazione di un periodico mensile illustrato (1930-1933), organo ufficiale della stazione climatica e balneare; la diffusione di una serie di cartoline a colori, illustranti le bellezze di Pegli, affidate alla maestria dei pittori Aurelio Craffonara (1930) e Aldo Raimondi (1937).
Nel 1934-35 vennero demolite le ultime case dei pescatori tra l’attuale lungomare e la spiaggia, nella zona dove oggi trovano sistemazione l’imbarcadero della Nave bus, le giostre permanenti e il posteggio delle autovetture. Questa azione ha permesso, già da quegli anni, la realizzazione della passeggiata a mare dalla foce del Varenna sino al castello Vianson, vanto ancora oggi di questa delegazione del ponente cittadino.
Concludo citando la Nave bus, il bus marittimo che passando all’interno della diga foranea collega PEGLI, una delegazione della Grande Genova, al PORTO ANTICO: forse, l’ultimo pubblico tributo al suo illustre passato.
Immagine principale: Copertina periodico azienda a. di soggiorno (1930-1933)
(Si ringrazia il collezionista Elvio Perazzo per la concessione delle foto di Pegli antica. Riproduzione vietata
Per altre immagini storiche di Pegli visitate http://www.pegliese.it/ )
Per approfondimenti sulla Storia e Antropologia del territorio:
Alla ricerca di Ignazio Alessandro Pallavicini
Splendore di PEGLI e dei suoi personaggi
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