Storia ed antropologia del territorio a cura di G.Walter Cavallo
Il nuovo registro che andiamo ad esaminare parte dal 20 luglio 1872 ed arriva al 9 aprile 1874, in perfetto allineamento con il precedente. Riguardo alla copertina la scritta dorata, centrale e ad arco, come la precedente, cambia dicitura diventando Villa Durazzo – Pallavicini, mentre il frontespizio è bianco, privo di ogni scritta. Il decesso del marchese Ignazio Alessandro Pallavicini ha modificato la proprietà della villa che appare anche in questi dettagli.
Nulla di particolare da segnalare: il primo firmatario è il signor Vallana Carlo Maggiora della provincia di Novara, mentre le ultime due presenze sono quelle della contessa Clotilde e del conte Albert Mensdorf Dietrichstain.
Nel registro seguente, che va dal 10 aprile 1874 al 12 agosto 1875, abbiamo il primo dei visitatori illustri da segnalare. Il 23 luglio 1875, un cartoncino attaccato al foglio ci segnala la firma di Sua Altezza Reale MARGHERITA di Savoia (1851-1926), in compagnia del fratello, anche lui Altezza Reale, TOMMASO di Savoia – Genova (1854 – 1931). Margherita di Savoia, al momento della sua visita, aveva ventiquattro anni e quindi già sposa di UMBERTO di Savoia, principe ereditario, ma non ancora Regina d’Italia. Il legame con il fratello Tommaso, che al tempo della visita aveva vent’anni, fu sempre tenerissimo.
Il loro padre, FERDINANDO Maria Alberto di Savoia, duca di Genova morto trentenne, nel 1855, era il fratello minore diVittorio Emanuele II. Quando il papà Ferdinando mancò loro, all’età di quattro anni per Margherita e di uno per Tommaso, la loro madre si risposò. I due bambini mal sopportarono le sue confidenze con il nuovo marito, un borghese, avendo perciò con la madre un rapporto piuttosto difficile. L’educazione di Margherita e Tommaso avvenne a corte. Bionda, alta, Margherita era destinata ad esercitare un grande fascino e, una volta divenuta regina, ad influenzare le decisioni del marito. Il suo matrimonio con il principe ereditario Umberto, suo cugino di primo grado, fu deciso sul finire del 1867. A quella data Margherita aveva sedici anni e Umberto era ventitreenne. L’atto nuziale avvenne il 22 aprile 1868. Dotata di intuito politico, MARGERITA di SAVOIA, assunse il ruolo di prima donna d’ITALIA, già al tempo del re VITTORIO EMANUELE II, suo suocero. Margherita di Savoia contribuì in maniera determinante al radicamento e alla costruzione della dimensione nazionale della casa regnante. I principi ereditari fecero il loro ingresso a Roma il 23 gennaio 1871, a soli quattro mesi dalla breccia di Porta Pia.Nella capitale spettò a Margherita il compito impegnativo di conciliare il successo della monarchia con il rispetto del Pontefice. Saliti al trono il 9 gennaio 1878, (Umberto aveva trentacinque anni e Margherita ventisei) i reali intrapresero l’ennesimo viaggio in un’Italia unificata.
Grazie al suo fascino la Regina ottenne grande successo non solo tra le folle, sia repubblicane che socialiste, ma molte celebrità si raccolsero attorno a lei nel cosiddetto Circolo della Regina dove intellettuali, poeti e scrittori, nonché esponenti del conservatorismo legato alla destra storica, si incontravano per discutere nei giovedì della Regina.
L’assassinio di UMBERTO I (29 luglio 1900) fu una tappa ulteriore nella costruzione del suo mito. Rimasta vedova non ancora cinquantenne, fece un passo indietro, anche se non apprezzava nulla delle aperture politiche in senso liberale del figlio e la dimessa regalità della nuora le faceva orrore. Come regina madre intensificò i viaggi anche fuori dall’Italia e si dedicò con rinnovato slancio alle opere di carità, cercando di preservare le tradizioni, le abitudini e i fasti di casa Savoia.
Morì a Bordighera il 4 gennaio 1926, all’età di 75 anni.
TOMMASO di Savoia, duca di Genova, nato a Torino il 6 febbraio 1854 e ivi morto il 15 aprile 1931, mostrò sin da ragazzo una vera vocazione per la vita marinara. Ammiraglio, allo scoppio della guerra, nel 1918 fu nominato luogotenente generale del Re carica che ricoprì sino al 1919. Aveva sposato il 14 aprile 1883 la principessa Isabella di Baviera che lo lasciò vedovo il 26 febbraio 1924.
Per oggi, ci fermiamo qui, ma l’avventura continua …
Nella foto di copertina: Parco Storico Villa Durazzo Pallavicini_Castello del Capitano
Le immagini relative al “Registro dei visitatori della Villa Pallavicini” sono pubblicate su autorizzazione dell’ Archivio DURAZZO-GIUSTINIANI all’autore Dott. G.Walter Cavallo e a “il PONENTINO” per la serie di articoli relativi alla storia della villa e della sua fruizione turistica – Sono vietati ogni altro uso e riproduzione World Copyright-
Giacomo Walter Cavallo
Dopo 35 anni di lavoro bancario. a sessant’anni, ha conseguito la Laurea in Storia Moderna e contemporanea e di seguito la Laurea Magistrale in Antropologia Culturale ed Etnologia all’Università degli Studi di Genova. Svolge attività di volontariato in ambito educativo e formativo come socio presidente dell’Organizzazione di Volontariato “Seniores Liguria”. E’ membro del direttivo dell’Associazione di Promozione Sociale “Amici di Villa Durazzo Pallavicini”
(la foto del tondino è tratta da uno scatto di Angelo Lavizzari)
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