È forte e chiaro il messaggio che la gente del PONENTE, più di quattromila persone, ha lanciato oggi durante la manifestazione con corteo indetta dai COMITATI DEL PONENTE UNITI: IL PONENTE DICE NO!
Lo dice con unica voce delle persone che hanno partecipato al corteo che è partito dalla stazione di Prà per giungere sul lungomare di Pegli. Persone di ogni età e famiglie con bambini. Persone venute da ogni parte del PONENTE, da Sampierdarena a Mele.
Dice no alle nuove servitù che si prospettano a Ponente con i progetti previsti per l’espansione del porto di Genova. Dice no ad ogni altro intervento che possa mettere a repentaglio la salute e la qualità della vita del Ponente, oltre ai danni che derivano dalle scelte scellerate fatte nel passato.
Anche i bambini hanno detto la loro, una volta arrivati a Pegli, durante il momento in cui si sono aperti i microfoni a chi voleva esporre il proprio pensiero. Hanno detto che non vogliono che si rubi loro altro mare, hanno detto che la loro salute è preziosa. E questa suona come una risposta al Sindaco Bucci quando dice che si lavora per il futuro dei figli…perchè ci chiediamo di quali figli parli.
Al termine della manifestazione i comitati sono stati ricevuti dal Presidente del Municipio VII Ponente Guido Barbazza e dalla Giunta del Municipio alla presenza del Vicesindaco del Comune di Genova Pietro Piciocchi. Quest’ultimo alla richiesta di chiarimenti, riguardo al fatto che sembrano già aver avuto inizio i lavori per il cantiere della fabbrica dei cassoni, ha affermato di non sapere nulla al riguardo, cosi come per il progetto del porto petroli a Pra’.
Guido Barbazza ha promesso, a breve termine, di organizzare un’assemblea pubblica, presumibilmente in un “range” di dieci giorni, anche se non si è riusciti ad avere, se pur richiesta dai comitati, una data certa.
Ancora una volta si è parlato di apertura al dialogo ma l’impressione di chi scrive è che tanto ci sarà ancora da lottare, perchè se è parso che a Municipio e Comune sia arrivato il messaggio FORTE E CHIARO del Ponente è anche altrettanto evidente che non esiste alcuna volontà, da parte di Comune di Genova ed Autorità Portuale, di recedere dall’intenzione di proseguire con lo scempio prospettato.
Ma, come anche i nostri archivi ci dicono, nel recente passato la volontà popolare del Ponente è riuscita e riuscirà ancora a cambiare quello che sembrava già scritto.
Antonello Rivano – Caporedattore il PONENTINO
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