Storia ed antropologia del territorio a cura di G.Walter Cavallo
In continuazione con il precedente, il trentaseiesimo Registro dei Visitatori ci segnala le persone che hanno deciso di lasciare traccia del loro passaggio dal 19 febbraio 1907 sino al 9 agosto 1908.
A pagina 357 del volume il Conte di Sierra Chica (sic) occupa mezzo foglio per “apporre” la sua firma leggibile, quasi fosse un sigillo. Sopra le firme di Rossi Tullio di Sestri Ponente, De Paris Carlo, anche lui di Sestri Ponente e, di seguito altre tre firme illeggibili.
Nel volume seguente, che va dal 9 agosto1908 al 14 giugno 1910, il visitatore L. Coisanego ci racconta la sua meraviglia in versi che riproduco.
Tanto in questo giardino è sparso il bello,
E in così nuovo, e sì stupendo stile,
Che se Canzio non è, chi fia mai quello
Che idear possa al mondo opera simile?
Quel di Lucullo non fia si gentile,
Esso si poté dir pari all’Eliso,
Questo si può dir pari al Paradiso.
Ed ancora troviamo scritto, in uno dei volumi precedenti, da parte di Luigi Lomellini:
Il Patrizio che destina la larga dovizia (sic) alla creazione di stupenda villa che fanno la meraviglia di stranieri e procura largo guadagno alla classe operaia, merita l’ammirazione e l’elogio degli uomini e la benedizione di Dio.
Questo visitatore dal cognome illustre, sembra essere a conoscenza del fatto che il lavoro di costruzione del parco cominciato nel 1840 richiese l’impiego di 350 operai al giorno, escluse le feste, per la durata di sei anni, nel tagliar rocce, appianar colline, innalzar fabbriche, aprire strade e viali. La spesa arrivò a quasi tre milioni di lire (Salvi Guglielmo, Pegli-la sua vita civile, Lions Club Pegli, Genova 1966/1967, pp. 167/168).
Il registro quarantunesimo, che va dal 6 agosto 1916 al 24 marzo 1918, il giorno di ferragosto del 1916 troviamo tra i visitatori firmatari, non i nomi ma queste diciture:
Un gruppo di giovani socialisti gridando Viva l’INTERNAZIONALE.
Domenica 7 gennaio 1917 il soldato 90° fanteria Nova Erminio lascia la sua firma.
Il volume si chiude il 24 marzo 1918 con quest’altra dicitura:
Gruppo di proletari inneggiando la Pace.
E siamo giunti all’ultimo volume, il quarantaduesimo che ha un andamento diverso dai precedenti, ma è foriero di informazioni sulla vita dei proprietari di quel momento: il marchese Giacomo Filippo Durazzo Pallavicini e la sua seconda moglie, la principessa Matilde Giustiniani.
L’appuntamento è per venerdì prossimo!!!
Foto di copertina: Castello del Capitano_Parco Monumentale Villa Durazzo Pallavicini
Le immagini relative al “Registro dei visitatori della Villa Pallavicini” sono pubblicate su autorizzazione dell’ Archivio DURAZZO-GIUSTINIANI all’autore Dott. G.Walter Cavallo e a “il PONENTINO” per la serie di articoli relativi alla storia della villa e della sua fruizione turistica – Sono vietati ogni altro uso e riproduzione World Copyright