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Libri alla Ponentina – Il coccodrillo

Fedor Dostoevskij “Il coccodrillo”. Ed. Adelphi

“Il tredici gennaio del corrente anno 1865, alle dodici e trenta, Elena Ivanovna, consorte di Ivan Matveič, mio dotto amico, collega e in parte lontano parente, espresse il desiderio di vedere il coccodrillo che veniva mostrato a pagamento nel Passage.”

Questo l’incipit di uno straordinario racconto di un ancor più straordinario Dostoevskij; dimenticate i tormenti di “I demoni” o di “Delitto e castigo” e preparatevi a gustare una sarcastica, graffiante, surreale satira – tipicamente russa – della borghesia ottocentesca, tutta dedita al culto di un illusorio progresso basato sul profitto e sul benessere economico.
L’incauto e presuntuoso Ivan, agita i suoi guanti sul naso della bestia, che spalancate le fauci, se lo inghiotte tutto intero; ma come accade nella fiaba di Cappuccetto Rosso, Ivan non muore, anzi pensa di approfittare della sua insolita situazione per far soldi e carriera, da qui una serie di situazioni comiche irresistibili.
Il racconto, breve ed incompiuto, era stato raccontato, anni fa alla radio; faceva parte della trasmissione “Il racconto di mezzanotte”, lo avevo conosciuto in quella occasione ed è stata una bella sorpresa vedere che Adelphi lo ha ristampato anche in versione digitale. È anche possibile ascoltarlo su youTube. Per chi fosse interessato questo il link.

Per esperienza dico che ascoltarlo prima non pregiudica il piacere della lettura, almeno per me è stato così.