Paolo Albani “In Paradiso si mangiano sfogliatelle” Armando Curcio Editore
Questo è un libro che non si può classificare. Non è un manuale, non è un romanzo, non è un saggio. È una raccolta di aforismi? Non proprio. Allora di racconti? Ce ne sono, ma molto surreali, Si tratta di dialoghi? Anche, ma molto surreali pure questi. Romanzi? Sì, ma brevissimi. Pillole di saggezza? Dal sottotitolo sembrerebbe di sì, ma forse no. Piuttosto, come recita il risvolto “ Un libro da gustare adagio, come le sfogliatelle, assaporando una pagina alla volta” e intanto meditare un po’, ma con leggerezza e, con un certo distacco, senza prendersela troppo, perché tutto parte da qui.
Nota si può anche leggere a saltabecco, cercando ispirazione nell’indice.
Metafora
Viviamo tutta la vita
immersi nell’oceano del Mistero.
E nuotiamo fra le onde
senza sapere da quale terra siamo partiti
e a quale terra siamo diretti.
E continuiamo a nuotare.
C’è chi nuota più veloce degli altri
e chi fa fatica a tenersi a galla.
Ogni tanto qualcuno esce dall’acqua
mentre qualcun altro affonda e ci lascia per sempre.
E continuiamo a nuotare
alla ricerca di una spiaggia lontana.
Ma il Mistero resta Mistero
e la verità continua a nascondersi
nel profondo abisso del mare.