Piccole storie in bianco e nero
Ognuno di noi ha un cassetto, una vecchia scatola piena di foto in bianco e nero di persone, forse parenti, di cui oramai si è persa memoria. Guardarle una ad una, cercare di ricostruire un ricordo, risalire ad un nome, ad un’epoca, sembra un’impresa dovuta, un piccolo riconoscimento ad una vita compiuta. Anche la rete è diventata un immenso vecchio ripostiglio di volti a cui tuttavia è possibile restituire una memoria grazie alle tracce che vengono conservate negli archivi e nelle infinite interazioni che ora sono possibili. Questa rubrica è il frutto del tentativo di riportare alla luce queste memorie
Patrizia Brugnoli
3. Violet Carson (1898 – 1983)
Avete mai visto il film tratto dal graphic novel di Alan Moore “V per vendetta”? Non è corretto fare anticipazioni, ma in una scena molto suggestiva la maschera di Guy Fawkes viene ricoperta di rose: non rose qualsiasi, ma di una varietà denominata “Violet Carson”.
Si tratta di un fiore delicato e resistente al tempo stesso, tipicamente inglese. Il nome botanico le è stato dato in onore dell’attrice Violet Carson, nota per aver impersonato per molti anni la vecchia impicciona Ena Sharples, ironica e divertente, protagonista di una serie televisiva di grande successo: “Coronation street”.
Nata nel 1898 a Manchester, la Carson ha calcato i palcoscenici inglesi per 60 anni. Ma, un po’ come accadde a Peter Falk per il tenente Colombo, anche lei ebbe vita dura a causa del successo del suo personaggio. Nonostante i suoi studi, la voce notevole e il repertorio shakespeariano, fino al termine della sua vita fu identificata con lo stereotipo della donna vecchia e grassa, bigotta e pettegola, un po’ strafottente e linguacciuta che impersonava nella serie televisiva.
La sua vita meriterebbe di essere narrata più che riassunta, e a me piacerebbe che qualcuno me la descrivesse mentre prendeva lezioni di piano a tre anni, mentre accompagnava al piano lo scorrere dei fotogrammi dei film muti, e quando si sposò con l’amore della sua vita per rimanere vedova dopo 3 anni. (Non si conoscono altri partner.)
Gli anni ’40 e ’50 la videro impegnata in drammi e commedie radiofoniche per la BBC fino all’ascesa del suo ruolo nella serie televisiva: una comparsa che avrebbe dovuto durare 13 giorni, e che finì per impegnarla per i vent’anni successivi.
Una donna dolce, dalla voce angelica, che divenne una star radiofonica e riuscì a sopravvivere all’avvento della televisione per tornare al successo con un ruolo che la congelerà per 20 anni in un personaggio in cui non si riconosceva, ma in cui si riconoscevano migliaia di persone, in una trasmissione che ha influito per anni sulla società inglese e le cui repliche vengono ancora trasmesse.
Nel giorno del commiato, anche i giornali parlarono di lei chiamandola Ena Sharples.
Decisamente un personaggio!
https://www.express.co.uk/expressyourself/125808/Hidden-life-of-Ena-Sharples
PICCOLE STORIE IN BIANCO E NERO GIA’ PUBBLICATE
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