Piero Silva: non c’è stata sincerità su cosa comporterebbe il cantiere sul sesto modulo
L’ingegner Piero Silva scrive al PONENTINO in merito a quanto è stato detto durante il Consiglio Municipale Monotematico del 19 maggio a Voltri
Dopo il nostro articolo “Consiglio Municipale su fabbrica cassoni: tutti a Vado? Si…ma…forse!” ci scrive l’Ing.Piero Silva e volentieri pubblichiamo.
Ho assistito in webcam e ho qualche commento.
il Dott. Signorini anzitutto non ha negato – al contrario di quanto ha concluso il Dott. Barbazza – la possibilità di costruire 16 piccoli cassoni a Pra’. Piccoli si fa per dire : i cassoni della diga fanno 35 o 40 m di altezza. I cosiddetti piccoli sono quindi alti 35m.
Poi ha parlato di massi guardiani e rocce per la mantellata della diga, da realizzare a Pra, dicendo che sono poca roba.
Ora, i massi guardiani sono blocchi ciclopici parallelepipedi di calcestruzzo non armato posizionati ai piedi dei cassoni. Dai 50 alle 100 tonnellate ciascuno. Esigono quindi un vero e proprio cantiere con centrale di betonaggio e accosto temporaneo per le bettoline – dotate di grandi gru – che li porteranno sul sito della diga.
La mantellata della diga è costituita a 7 milioni e mezzo di tonnellate di rocce da posizionare come imbasamento dei cassoni. Queste rocce arriveranno in parte da cave della Sardegna (quindi con mezzi marittimi) ma in parte da cave liguri, quindi per camion, e qui c’è gia il primo impatto sul territorio (ignorato).
Ma soprattutto le rocce, tutte, avranno bisogno di grande spazio, dell’ordine di qualche decina di ettari, per poter essere depositate, selezionate nelle diverse categorie di peso * corrispondenti nel progetto a diverse parti della mantellate * e quindi imbarcate su chiatte di diverso tipo per il trasporto e il versamento sul sito della diga
In Senegal per lo stoccaggio, la selezione e l’imbarco su chiatte di 2 milioni di ton (circa un quarto che a Genova) il cantiere a terra era di 25 ettari.
Ogni cantiere di diga ha bisogno di grandi spazi, ad alto impatto ambientale (rumori, polveri, inquinamento dell’aria, congestione stradale per passaggio di camions) e questo é stato ignorato nei discorsi dei responsabili, che hanno solamente cercato di tranquillizzare (ma solo a parole) l’auditorio, senza essere sinceri su cosa sia veramente il cantiere.
Con amicizia
Piero Silva