Pegli, successo della conferenza “Sentinelle dell’aria”: Cultura, informazione e scienza assieme per il territorio
Un pubblico numeroso e attento ha partecipato alla conferenza “Sentinelle dell’aria” tenutosi e Pegli lo scorso 27 maggio
di Antonello Rivano
Cultura, informazione e scienza” sono tre concetti strettamente correlati tra loro. La cultura rappresenta l’insieme di conoscenze, credenze, valori, costumi, linguaggio e comportamenti condivisi da una comunità o una società. L’informazione, invece, riguarda la divulgazione di dati, fatti e notizie attraverso vari mezzi, come la stampa, la radio, la televisione, Internet e così via.
La scienza, infine, è il metodo di indagine e studio del mondo naturale che si basa sull’osservazione, la sperimentazione, l’analisi e l’interpretazione dei dati. La scienza ha un ruolo fondamentale nella nostra comprensione del mondo e nel miglioramento della nostra qualità di vita. Essa ci fornisce una base di conoscenze e di dati oggettivi sui quali basare le nostre decisioni e le nostre azioni.
Insieme, cultura, informazione e scienza costituiscono un sistema interconnesso che ci permette di acquisire conoscenze, di migliorare la nostra comprensione del mondo e di prendere decisioni informate. La cultura ci fornisce il contesto in cui queste conoscenze sono acquisite e interpretate, l’informazione ci fornisce l’accesso alle conoscenze stesse e la scienza ci fornisce le basi per valutare la validità di tali conoscenze.
Altra importante relazione di cui tener conto è quella tra cultura, ambiente e territorio, tema di grande importanza soprattutto dal punto di vista sociale.
La cultura di una comunità è strettamente legata al territorio in cui essa vive, e l’ambiente naturale che lo caratterizza può influenzare profondamente gli aspetti culturali e sociali di una popolazione, ancor di più laddove l’uomo interviene in maniera decisiva nel cambiamento ambientale, attraverso attività che favoriscono l’inquinamento e un peggioramento della qualità della vita.
E’ con questi presupposti che il Circolo Culturale Norberto Sopranzi, unitamente al PONENTINO, in collaborazione con L’Eco Istituto di Reggio Emilia e Genova, hanno pensato la conferenza “Sentinelle dell’aria” tenutosi a Pegli lo scorso 27 maggio. L’appuntamento ha visto come relatore il dott. Federico Valerio, ex direttore del Laboratorio di Chimica Ambientale di Genova dell’Istituto Nazionale sul cancro di Genova, componente del direttivo dell’Eco Istituto di Reggio Emilia e Genova, figura autorevole e divulgatore di cui il PONENTINO ha già ospitato diversi articoli.
Una notevole partecipazione di pubblico ha, in una caldo pomeriggio che vedeva in zona altri appuntamenti ed eventi, sancito l’importanza e l’interesse degli argomenti che sarebbero stati affrontati. Cosa testimoniata anche dalla presenza di persone provenienti da altri quartieri genovesi.
La Presidente del Circolo “Norberto Sopranzi” Iris Alemano, nel suo intervento di apertura dell’evento ha ricordato quanto sia il Circolo che il PONENTINO, hanno fortemente voluto un evento che affrontasse in maniera chiara e precisa un argomento di vitale importanza ed estrema attualità per Genova, specie in un momento cosi incerto per quello che riguarda il futuro sviluppo e l’espansione dell’area portuale. la scelta di un partner come il CUP Centro Universitario Ponente, per la realizzazione della conferenza, indica la volontà di creare sinergia tra le associazioni unica strada per arrivare ad un percorso positivo che porta ai migliori risultati per la comunità.
ll tema della cooperazione è stato affrontato anche nell’intervento iniziale della Presidente del CUP, Maria Ricci, che ha annunciato l’evento come l’inizio di una fattiva collaborazione tra il CUP stesso, il Circolo Sopranzi ed il Ponentino. Importanti, e storiche, realtà culturali che sin dalla loro nascita sono state punto di riferimento per il territorio, sia dal punto di vista della “conoscenza” che da quello della sua divulgazione.
Emozionante è stato il messaggio, letto dalla Presidente Iris Alemano, del Direttore de Il Ponentino e componente del circolo Sopranzi Marco Maltesu, che ha tracciato l’attività del circolo ed in particolare del giornale dalla sua ripresa delle pubblicazioni con un crescendo di successi e di seguito da parte dei lettori, che ha consentito al giornale di diventare un punto di riferimento per il territorio.
Con una introduzione alla relazione del Dott. Federico Valerio in cui ha illustrato la sua grande competenza e capacità divulgativa unita ad un riconoscimento di livello nazionale della sua qualità di studio e di ricerca nel settore ambientale.
Qualità che hanno determinato per gli articoli del Dott. Federico Valerio pubblicati da Il Ponentino, un notevole successo che li ha portati ad essere fra i più apprezzati e più letti.
La chiarezza del relatore, nel suo intervento, ha fatto ben comprendere sia la situazione dell’aria che si respira a Genova che l’importanza del metodo del suo monitoraggio. Una esposizione non didattica e neppure asettica ma con quella capacità divulgativo a cui ci ha abituato l’esperienza e la professionalità del dott.Valerio, anche attraverso i suoi articoli da noi pubblicati, ha permesso a tutti i presenti di farsi un’idea chiara della situazione ambientale a Genova, sia nel suo centro storico, che nei quartieri più “periferici” ed in particolare della zona portuale. Due ore e mezza, tra relazione del dott. Valerio e interventi del pubblico, che sono trascorse senza un attimo di flessione dell’interesse, anzi sono state numerosissime le domante rivolte al relatore da parte del pubblico, del quale facevano parte anche rappresentanti dei comitati del Ponente, vivamente preoccupati dalle recenti decisioni in merito all’espansione del Porto di Genova e da quanto si potrebbe prospettare per il futuro del territorio.
Specie da quest’ultimi sono venute richieste e interesse relativi al progetto “Sentinelle dell’aria”, per potersi dotare di strumenti che possano permettere un analisi capillare e puntuale dell’aria di questa zona di Genova. Il dott. Valerio si è detto disponibile ad ogni richiesta di informazione e possibili forme di collaborazione.
Cultura, informazione, scienza e “realtà associative di quartiere”, intese come partecipazione attiva alla tutela sociale e ambientale, possono quindi fare “rete” per la tutela del territorio e del suo ambiente, questo è quello che più fortemente è emerso dalla conferenza e apre una prospettiva per un futuro in cui queste cooperazioni siano sempre più frequenti.