Nel comune di Mele, a Biscaccia, una tenuta agricola chiamata “Verdure Naturali” ha intrapreso l’iter per venire riconosciuta “Oasi Naturale” dal WWF. Volevamo partecipare ad una sorta di presentazione ufficiale con visita guidata, che doveva avvenire domenica scorsa, preceduta da una cerimonia nel Municipio di Mele. La visita è stata annullata per il timore di maltempo, ma abbiamo avuto la fortuna di incontrare Marco Loconte, titolare della tenuta ereditata dalla sua famiglia, che passava a Mele a controllare che non ci fossero visitatori ignari del rinvio. Noi eravamo gli unici, così grazie alla gentilezza di Marco abbiamo potuto visitare prima un grande orto vicino al centro di Mele, poi la tenuta a Biscaccia, presso la frazione “Case Bravin”.
Ci si può chiedere cosa c’entri una tenuta agricola con l’organizzazione che tutela la protezione della natura selvaggia. La risposta è in un approccio innovativo e molto valido per la nostra Liguria: considerare che buona parte del territorio è stata lavorata per secoli, dalla pulizia dei boschi alla coltivazione di castagni e noccioli, dai terrazzamenti alle coltivazioni con vigneti, grano, cereali e ortaggi. Allora diventa più “naturale” la scelta di recuperare l’utilizzo equilibrato e tradizionale di questo territorio, che non proteggerlo e basta, lasciandolo andare alla ripresa della vegetazione spontanea. Marco Loconte, informatico che ha fatto una scelta di vita diversa, sta sperimentando la reintroduzione di cereali e ortaggi che una volta risultavano molto resistenti e adatti agli orti terrazzati e al nostro clima. Ho qualche informazione in più, ma la rinvio ad un altro post sui contenuti e progetti di Verdure Naturali. Qui segnalo, oltre alla bellezza del centro storico di Mele, la passeggiata a Biscaccia, frazione dalla struttura verticale, sulle sponde di un torrente che confluisce nel Leira. Le cartiere non più attive gli danno un aspetto post-industriale, ma alcune sono occupate da nuove piccole aziende. Il ponte della ferrovia Genova-Ovada è un capolavoro di mattoni, con due ordini di arcate. Il bivio che porta alle case Bravin è poco oltre questo ponte.
Enrico Appiani
Ingegnere in pensione e musicista, direttore del coro Monti Liguri, pratica il ciclismo e l’escursionismo, anche per valorizzare i pregi del territorio. Abita a Pegli ed è appassionato alla storia ed epopea tabarchina.
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