Giovanni Messina “Intervista alla stupidità” Ed. OMBand D.E.
La bêtise n’est pas mon fort, la stupidità non è affar mio, questo l’affilato incipit di “Monsieur teste” di Paul Valery, sarà…
Nessuno ammetterà mai un qualche commercio con la stupidità, stupidi sono sempre gli altri, si sa, chi ne discute non è mai coinvolto, e già questo…
L’autore però non corre questo rischio, perché, molto astutamente, non si lascia andare a nessuna analisi del fenomeno, ma fa parlare Lei, la Stupidità, la intervista affinché sia Lei stessa a definirsi. A scanso di equivoci diciamo subito che non si tratta di un testo umoristico o satirico, ma piuttosto di un dialogo filosofico ( niente paura, godibilissimo) alquanto vertiginoso, e paradossale.
Secondo la buona prassi socratica bisognerebbe prima capire quale sia l’oggetto di cui si discute, ebbene della stupidità tutti parlano, ma nessuno sa definirla in modo esatto. E qui la prima rivelazione: la Signora ci dice subito di non essere qualcosa di reale, non è una qualità opposta all’ intelligenza, ma è assenza di intelligenza, che però incide concretamente sulla realtà.
La Stupidità, che, a dire il vero, pare piuttosto intelligente (oddio comincia a girarmi la testa) ci viene in aiuto con delle similitudini. Citiamo.
La più efficace, a mio avviso, è quella di un buco nero. Come in un buco nero, infatti, in lei ogni logica e ogni ingegno precipitano e si perdono oltre l’orizzonte degli eventi. La stupidità è come una finestra aperta su un altro universo. Qualcosa che dà le vertigini perché lascia intuire quello che avrebbe potuto essere l’uomo senza intelligenza, ma anche perché dà un’idea di quanto sconfinate siano le sue dimensioni la sua forza per cui ogni sua trattazione non può mai avere la pretesa di essere esaustiva.
Questo tanto per dare l’idea. Un testo che richiede un po’ di attenzione, garantisco tuttavia che la gratificazione che se ne riceve la vale tutto.
Il dialogo prosegue esaminando il rapporto fra stupidità e società, scuola, religione, politica, social network e mass-media, evoluzione, e non mancano le istruzioni per l’uso. Si potrà non essere d’accordo sulle tesi sostenute, ma è bene conoscerle.