Emilio Salgari “Tutte le avventure di Sandokan” Ed Newton Compton
Un tuffo nella nostalgia e, spero per qualcuno, una scoperta.
Salgàri, non è uno scrittore per ragazzi, è uno straordinario narratore, fra i creatori della letteratura popolare italiana; i suoi romanzi sono di gran lunga superiori agli odierni bestseller, prodotti industriali – lingua sciatta, sintassi semplificata, lessico povero – costruiti a tavolino e pensati per l’esportazione. Le sue trame sono ben costruite e avvincenti, la lingua ricca e immaginifica, i personaggi vividi e potenti, nel bene e nel male. Fra un romanzo di Salgari ed uno odierno omologo c’è la stessa differenza che passa fra un oggetto di artigianato artistico ed uno di plastica modellato con lo stampino. Anche la sua figura di uomo, appassionato e sognatore, dalla vita travagliata fino all’estremo gesto disperato, giganteggia nell’ambiente piccolo borghese del suo tempo e del nostro dominato dalla pseudo cultura sciatta e superficiale veicolata dai social e dal web.