Nazim Hikmet “Poesie d’amore” Ed. Mondadori
Nazim Hikmet un grande poeta turco (1902/1963) un valoroso rivoluzionario, una figura affascinante. Rimando qui per la biografia.
https://it.wikipedia.org/wiki/Naz%C4%B1m_Hikmet
Recensire un poeta è difficile, specie se lo si ama molto, si rischia di dire delle banalità. Dico solo che i suoi versi, semplici eppure elevati, raccontano i grandi amori, quelli che fanno la vita degna di essere vissuta: l’amore per una donna, per gli amici, per un ideale di giustizia e di libertà.
Lascio spazio ad alcuni suoi versi.
SEI LA MIA SCHIAVITU’ SEI LA MIA LIBERTA’
Sei la mia schiavitù sei la mia libertà
sei la mia carne che brucia
come la nuda carne delle notti d’estate
sei la mia patria
tu, coi riflessi verdi dei tuoi occhi
tu, alta e vittoriosa
sei la mia nostalgia
di saperti inaccessibile
nel momento stesso
in cui ti afferro
AMO IN TE
Amo in te
l’avventura della nave che va verso il polo
amo in te
l’audacia dei giocatori delle grandi scoperte
amo in te le cose lontane
amo in te l’impossibile
entro nei tuoi occhi come in un bosco
pieno di sole
e sudato affamato infuriato
ho la passione del cacciatore
per mordere nella tua carne,
ma non la disperazione.
IL PIU’ BELLO DEI MARI
Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l’ho ancora detto.
Parole che ogni donna vorrebbe sentirsi dire.