Toti Scialoja “Versi del senso perso” Ed. Einaudi
La poesia non è solo espressione di alti sentimenti o di passione civile, spesso è anche gioco, sberleffo, lasciatemi divertire diceva Palazzeschi in un suo celebre testo. Voglio proporvi quindi questa raccolta di Toti Scialoja, poeta oltre che pittore. Sono brevi testi poetici, ironici, scanzonati, giocati sul ritmo e sulle assonanze. Piacciono moltissimo ai bambini, collaudo pluridecennale. Qualche esempio.
TOPO, TOPO,
senza scopo,
dopo te cosa vien dopo?
Ieri, al crepuscolo tra il lusco e il brusco,
vidi un minuscolo topino etrusco.
QUESTA SARTA TARTARUGA
fa modelli in cartasuga
sotto gli occhi ha qualche ruga
con due foglie di lattuga
se le bagna, se le asciuga,
ma non sogna che la fuga.
UN ORSO E’ UN ORSO,
non c’è soccorso.
Da lui son corso
gli ho offerto un torso
mi ha dato un morso.
Un orso è un orso,
non c’è soccorso,
non ha rimorso.
QUANDO GRATTO UN GATTOPARDO
mentre lecca lento il lardo
non mi degna di uno sguardo.
La raccolta contiene moltissime di queste poesie, è un vero divertimento. Dà quel tipo di allegria che forse gli adulti hanno dimenticato: giocare con le parole e con la magia dei loro suoni, un piacere perduto. Lo so che le persone serie arricciano il naso, peggio per loro.
Nonni e bambini apprezzeranno.