Giulio Passerini “Nemici di penna” Editrice Bibliografica
“I poeti che brutte creature” cantava Francesco De Gregori in “Le storie di ieri”. Possiamo estendere il giudizio – ma usando maggiore clemenza – anche agli scrittori in prosa, che non sono angeli, ma esseri umani come tutti noi, che vanno giudicati per le loro opere e non per i loro difetti o la loro vita privata, anche se non sempre è emotivamente facile farlo. In particolare questo libro in tono lieve e ironico, ma non superficiale, mostra i nostri “idoli” letterari in preda all’invidia, al livore, all’astio, verso i colleghi, ai quali non risparmiano insulti, dai più raffinati ai più grevi, fino alla volgarità. L’aggressività e la violenza, in molti casi, si nascondono anche nelle attività umane apparentemente più nobili, e sono spesso scatenate da futili motivi che forse coprono motivazioni più profonde.
Nell’introduzione, molto godibile e dotta, potremo apprendere interessanti ed utili informazioni sull’arte dell’insulto, (possono sempre tornare utili). Un assaggio:
Sapete come si dice, no? Verba volant, scripta menant : quando cominciano a volare parole grosse niente di meglio di un bell’insulto scritto per colpire e far male. E chi meglio di un artigiano delle parole potrebbe comporre i migliori insulti che abbiate mai sentito? Tutto è pronto signore e signori, benvenuti. State per assistere, su queste pagine, ad alcuni dei duelli più celebri della storia della letteratura. I più grandi scrittori di sempre si sfideranno per difendere il proprio onore, la propria donna, i propri scritti e per i motivi più futili e ridicoli fra cui anche la sessualità di un cane.