1

In paradiso si mangiano sfogliatelle

Paolo Albano “In paradiso si mangiano sfogliatelle” Ed. Curcio

Il massimo: un libro che non si può classificare. Aforismi? Non proprio. Racconti? Ce ne sono, ma surreali, Dialoghi? Anche, ma surreali pure questi. Romanzi? Sì, ma brevissimi. Pillole di saggezza? Dal sottotitolo sembrerebbe di sì, ma forse no. Piuttosto, come recita il risvolto “ Un libro da gustare adagio, come le sfogliatelle, assaporando una pagina alla volta” approfittandone per pensare un po’, ma con leggerezza e, con un certo distacco, senza prendersela troppo, perché tutto parte da qui. Un libro strano che richiede lettori che ogni tanto vogliono fuggire nella surrealtà.

Metafora

Viviamo tutta la vita

immersi nell’oceano del Mistero.

E nuotiamo fra le onde

senza sapere da quale terra siamo partiti

e a quale terra siamo diretti.

E continuiamo a nuotare.

C’è chi nuota più veloce degli altri

e chi fa fatica a tenersi a galla.

Ogni tanto qualcuno esce dall’acqua

mentre qualcun altro affonda e ci lascia per sempre.

E continuiamo a nuotare

alla ricerca di una spiaggia lontana.

Ma il Mistero resta Mistero

e la verità continua a nascondersi

nel profondo abisso del mare.

Preghiera

Tempo fa, in Paradiso, ho visto Dio inginocchiato a pregare. Ancora adesso mi chiedo sconcertato chi mai stesse pregando.

Uno strano conforto

<<Aiutami, amico mio. Spesso mi capita di pensare che la mia vita sia tutta un fallimento! Ho bisogno di una tua parola di conforto».

<<Suvvia, non ti abbattere. Fatti forza! Pensa a quanti altri al tuo posto si sarebbero già suicidati…».

L’esame

-Prego, si accomodi.

-Grazie

-Immagino che lei si sia preparato bene per questo esame di Filosofia teoretica

-Certamente, professore, ho studiato giorno e notte -Bene. Mi dica allora se è stata esauriente la risposta data dalla filosofia al tema stenza dell’interpretazione ontologica dell’esistenza temporale delle cose

 -Assolutamente no!

-E lei pensa invece che la filosofia abbia affrontato e risolto in modo adeguato l’interrogativo sulla creazione e sull’ontologia del nulla?

-Assolutamente no!

-E, mi spieghi, che cosa hanno chiarito i filosofi dal mondo greco a oggi sui temi metafisici dell’esperienza come apparenza, della determinazione della natura dell’essere e del rapporto fra la parte spirituale dell’uomo e quella materiale? -Assolutamente nulla!

-Bravo! Lei è promosso, dal momento che è stato capace di sintetizzare in due sole parole oltre duemila anni di pensiero filosofico!

Il becchino

E pensare che è da una vita che la morte mi dà di che vivere!

In una favola

– Padre, che cos’è la vita? – domandò il principe

–  Vedi, figliolo, rispose il vecchio re, pensa a un sogno e bito dopo alla speranza di poterlo realizzare.

– Vuoi forse dire che la vita è sogno?

– No, semplicemente che è la speranza di poterlo realizzare.