“Il Cantico dei Cantici” a cura di Guido Ceronetti Ed. Adelphi
Qual è la differenza fra erotismo e pornografia, terreno scivoloso direte, be’ non bisogna aver paura di niente quindi propongo, a testimonianza della mia purezza di intenti, questo testo che fa parte del libro sacro della cristianità (e non solo). A dimostrazione che anche il peggior iscredente (io in questo caso), conserva nel fondo della sua anima un residuo di fede; certo se la domenica dal pulpito, mi avvenisse di sentire alcuni versi di questo testo, potrei anche prendere in considerazione, un riavvicinamento al tempio. Ma lasciamo parlare il testo, che è molto più eloquente di me.
CITAZIONI SPARSE
Mi abbeveri di baci la tua bocca
Perché il tuo amore inebria più del vino
È bello i tuoi profumi respirare […]
Trascinami con te nella tua corsa.
Nelle tue stanze fammi entrare o re
Dove godremo e avremo gioia insieme
Inebria il tuo amore più del vino
Mentre nel suo Divano è il re Il mio nardo manda il suo odore
È il mio sacchetto di mirra l’amico mio
Pernotta tra i miei seni
Come il melo nella boscaglia
È tra i maschi l’amico mio
Ho grande voglia di rannicchiarmi Nella sua ombra
Dolce è il suo frutto nella mia bocca
Portami nella cantina
Piantami il tuo stendardo amore
FINE CITAZIONI Direi che ora può bastare. Certo temo che la speranza del mio riavvicinamento al tempio sia sfumata, difficilmente questi versi si effonderanno dal pulpito. Peccato!