Marco Rossari “Piccolo dizionario delle malattie letterarie” Ed. Italo Svevo
Questa è una recensione di un libro che parla di libri, un genere che è ai primi posti delle mie smodate passioni librarie, secondo solo a quella per i dizionari. E questo lo è anche, un dizionario, ancorché piccolo, vi lascio quindi immaginare il mio godimento.
Si sa che i lettori sono malati, cronici, per lo più. Infatti ecco il lemma.
Lettura: primo sintomo di malessere. In caso, recarsi immediatamente al pronto soccorso. Le forme epidemiche causate da Passaparola (vd.) si risolvono in genere con adeguata quarantena in luoghi protetti (Biblioteca vd.).
Letteratura: medicinale con controindicazioni anche gravi.
Passaparola: azzardata forma di trasmissione infettiva.
Poesia: malattia terminale e incurabile, contraibile ovunque, in qualsiasi momento. In caso di contagio, si consiglia di mettere il paziente in quarantena. Se continua sopprimere.
Proust: [metodo di] prezioso rimedio contro l’Alzheimer con agevole bugiardino in 6 volumi.
Proustatite: infiammazione della madeleine.
Quarta di copertina: senso di alterazione della realtà inversamente proporzionale alla leggibilità del libro.
Biblioteca: luogo di autoisolamento per soggetti a rischio; quarantena volontaria.
Bibliofilia: forma di perversione erotica che spinge il paziente a trarre piacere dall’accumulo di polvere sopra libri intonsi.
Questo è solo un assaggio, ma i lemmi sono uno più divertente dell’altro, ironici e autoironici, velenosetti verso qualche scrittore. Un piacere sottile e perverso.
Anche la veste editoriale merita un apprezzamento: volume maneggevole, copertina sobria, d’antan, di cartoncino avorio, pagine intonse, bella carta, lievemente profumata, stampa nitida.
Piacevole stimolazione di quattro sensi: vista, tatto, olfatto; per l’udito basta leggere ad alta voce; il gusto non l’ho sperimentato, per gli appassionati rimando a Il mangiatore di carta qui recensito.