di Roberto Di Somma
È con rabbia e sdegno che esaminiamo la situazione a Genova, dove la Carta dei Diritti dell’Oceano sembra essere stata gettata nel dimenticatoio.
Ecco il link : https://www.ivg.it/2023/09/the-ocean-race-la-carta-dei-diritti-delloceano-presentata-allonu/
In questa città costiera, le amministrazioni locali continuano a commettere il crimine ecologico di gettare fanghi pericolosi in mare e utilizzare materiali inquinanti nei loro progetti, tra cui la nuova diga e la futura Gronda di Ponente.
Il mare, un elemento fondamentale per la vita sulla Terra, dovrebbe essere trattato con il massimo rispetto e considerazione. È un elemento essenziale per la sopravvivenza della natura e dell’intero ecosistema marino. Tuttavia, sembra che Genova stia ignorando deliberatamente questa realtà.
La Carta dei Diritti dell’Oceano è stata proclamata per proteggere e preservare il nostro prezioso mare, ma a Genova sembra essere stata relegata a un mero pezzo di carta. Questa è una vergogna, specialmente quando si considera l’importanza vitale del mare per la città.
È giunto il momento di chiedere conto alle amministrazioni locali, in particolare al vice sindaco Picciocchi ed il sindaco Bucci, che sembrano aver perso di vista l’essenza stessa della Carta di Genova. Non possiamo permettere che i piani di espansione portuale e altre decisioni shortsighted mettano a repentaglio il nostro ambiente marino.
Se davvero le istituzioni Genovesi avessero compreso appieno il significato e l’importanza della Carta dei Diritti dell’Oceano, Genova sarebbe un faro di ecologia e sostenibilità. Invece, sembra che si stia ignorando l’appello urgente a una politica verde che protegga il mare e serva al meglio i cittadini genovesi.
È ora che Genova si svegli e metta in pratica le promesse fatte nella Carta dei Diritti dell’Oceano. Il mare merita rispetto, e il futuro della città e dell’ecosistema marino dipendono dalle azioni intraprese oggi.
È ancora più frustrante notare che il vicesindaco, che dovrebbe essere un difensore degli interessi di Genova, è stato così audace da andare a New York per presentare questa Carta dei Diritti dell’Oceano, apparentemente ignorando completamente le responsabilità locali. È un gesto che mette in risalto l’ipocrisia delle sue azioni e delle azioni dell’amministrazione.
Mentre il vicesindaco partecipa a eventi internazionali a migliaia di chilometri di distanza, sembra dimenticare i problemi ambientali locali che affliggono Genova. È assurdo e ridicolo che si cerchi di apparire come un campione dell’ecologia a livello globale, mentre si trascurano le fondamentali esigenze di protezione del mare a livello locale.
Anche per questo vi ricordo di scendere in piazza con noi, Sabato 30 Settembre alle ore 10:00 con concentramento alla stazione di Genova Prà per proseguire verso Pegli in Corteo.
(foto di copertina: montaggio grafico by ©Bombinov)
Roberto Di Somma