Di Enrico Appiani
In tutte le stagioni dell’anno eccetto i mesi più caldi, il Parco Urbano delle Mura di Genova offre la possibilità di camminate facili, fresche e molto panoramiche, con dislivelli contenuti, ma sviluppo non necessariamente breve, vista l’articolata rete di sentieri. Le mura seicentesche di Genova, tuttora ben conservate per gran parte del loro sviluppo, si estendevano per una ventina di km dalla Lanterna a Carignano, circondando i crinali del monte Sperone, dominato dall’omonimo forte, oggetto di restauri assieme al Begato.
I forti alle spalle dello Sperone, cioè il Puin, i due Fratelli Maggiore (distrutto) e Minore, e l’imponente Diamante, furono invece eretti nel corso del ‘700 per meglio proteggere lo Sperone dagli attacchi da nord, di volta in volta difendendo la città dagli Austriaci, dai Savoia e dai Francesi. Questi forti sono su cime più alte dello Sperone, dai 500m del Puin ai 660 del Diamante, e controllavano tutta la cresta divisoria fra le valli Polcevera e Bisagno, fino all’attuale comune di S. Olcese.
L’anello in oggetto richiede solo due ore e mezzo circa di cammino per uno sviluppo fra gli 8 e i 9 km a seconda delle varianti che si scelgono, partendo dal parcheggio del Righi per toccare l’Osteria delle Baracche, il sentiero delle Farfalle, forte Puin (aperto in genere la domenica grazie a volontari), Fratello Minore, monte San Michele o Fratello Maggiore (m. 650), discesa ripida verso il colle del Diamante, crinale verso lo Sperone, Osteria e rientro al parcheggio.
I percorsi principali stanno venendo risistemati a strade sterrate, per cui ogni camminata è agevole per gran parte del percorso, molto consigliato nelle giornate limpide.
Enrico Appiani
Ingegnere in pensione e musicista, direttore del coro Monti Liguri, pratica il ciclismo e l’escursionismo, anche per valorizzare i pregi del territorio. Abita a Pegli ed è appassionato alla storia ed epopea tabarchina.
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