Leon Bloy “Storie sgradevoli ” Franco Maria Ricci Editore
Scostante, antipatico, urticante, cinico, antisemita, misantropo, misogino, reazionario, insopportabile, odioso, egocentrico, eccessivo, cattolico integralista, davvero poco evangelico, ma… scrive da dio! Un linguaggio, ricco, merlettato, elegante nel lessico e nella costruzione sintattica, musicale, geometrica come una frase di Bach nella forma, ma con una coloritura passionale degna del peggior melodramma, sferzante, senza pietà alcuna per le umane ipocrisie. Neppure la costruzione narrativa è da meno, nello spazio angusto di un breve racconto, Bloy racchiude una piccola bomba a miccia corta, che esplode davanti allo stupefatto lettore con un tempismo perfetto.
Queste sue storie sono una bella sorsata di cinismo, quella che mi concedo ormai sempre più spesso, per sopravvivere alle colate di melassa e pseudo buoni sentimenti in cui affoga la narrativa contemporanea