-I TESORI DI GENOVA-

Il Convento di Sant’Anna a Genova

Di Antonello Rivano

Nel suggestivo quartiere di Castelletto a Genova, la Chiesa di Sant’Anna, insieme al Convento e all’Antica Farmacia Sant’Anna dei padri Carmelitani Scalzi, costituiscono un’incantevole oasi di bellezza e profondità spirituale. Questa serie di quattro articoli ci guiderà alla scoperta di un gioiello architettonico e della straordinaria eredità dei Carmelitani Scalzi, seguaci della riforma avviata da Santa Teresa d’Avila e San Giovanni della Croce, nonché dell’antica farmacia con il suo motto:  “Nos medicinam paramus, Deus dat nobis salutem”: Noi prepariamo le medicine, Dio ci dà la salute.

Capitoli precedenti:
1) Una Storia di Bellezza e Spiritualità con i Carmelitani Scalzi
2)La Chiesa di Sant’Anna: un tesoro storico e religioso


3. Il Convento

Nel convento di Sant’Anna a Genova, la vita monastica si intreccia con una serie di tesori e tradizioni tramandate nel corso dei secoli.

La Clausura: Armonia tra sacralità e la vita quotidiana

Il convento di Sant’Anna accoglie solitamente circa una quindicina di frati distribuiti tra padri (sacerdoti), frati novizi e postulanti. La clausura del convento è, in realtà, una semiclausura, il che implica che gli esterni non possono accedervi senza appositi permessi, mentre i frati, con l’autorizzazione del priore, possono uscire per svolgere attività pastorali, celebrare la messa, recarsi dal medico, frequentare il seminario e, per i più giovani, andare a scuola, oltre che concedersi piacevoli passeggiate ricreative.

In origine progettato per ospitare quaranta frati, il convento è strutturato su tre piani di celle, dei quali soltanto il secondo e il terzo piano sono adibiti ad abitazioni. Le celle sono semplici ed essenziali, di dimensioni ridotte ma non opprimenti, arredate con estrema semplicità ma ben illuminate. Santa Teresa, pur imponendo notevoli privazioni, comprendeva quanto fosse vitale per la qualità della vita e dell’umore vivere in ambienti ben illuminati.

La galleria dei ritratti, l’arte della memoria

L’impalcatura dell’edificio del Convento è progettata attorno a due chiostri e attraversata da due ampi e luminosi corridoi. Le pareti di questi corridoi sono adornate da una serie di ritratti che compongono la Galleria dei Ritratti. Questi dipinti raffigurano ventidue padri carmelitani che vanno dal fondatore, Padre Nicolò Doria, fino al XVIII secolo. Tra questi ritratti, sono presenti esponenti di nobili famiglie genovesi come i Salvago, Acquarone, Durazzo, Doria, Centurione, Grimaldi, Spinola.

Nel parlatorio  del convento è conservata un’opera d’arte di notevole prestigio storico-religioso:  Il Ritratto di Santa Teresa di fra Giovanni della Miseria, una delle due sole tele raffiguranti la santa dipinte dal vivo.

La Biblioteca Storica di Sant’Anna, tra libri e legni

La biblioteca storica del convento di Sant’Anna ha una lunga e ricca storia. Già nel lontano 1600, secondo un catalogo redatto in quell’anno e conservato presso la Biblioteca Apostolica Vaticana, la biblioteca di Sant’Anna conteneva 800 volumi, di cui ben 400 erano stati stampati prima del 1584, l’anno di fondazione del convento. Nel corso dei secoli, questa preziosa collezione è stata costantemente arricchita con nuovi testi e manoscritti.

Oggi, la biblioteca conserva non solo una vasta collezione di libri, ma anche mobili in noce che risalgono alla metà del Settecento. Questi arredi antichi aggiungono un tocco di fascino e autenticità all’ambiente, riflettendo la storia e la tradizione del convento. La biblioteca di Sant’Anna è quindi un luogo che attrae non solo per il suo patrimonio letterario, ma anche per l’atmosfera unica che offre, con un connubio di cultura e bellezza storica.

Dal Pozzo al Roseto: I Chiostri di Sant’Anna

Il convento vanta tre splendidi chiostri, ognuno con la propria storia e utilizzo distinti:

Il Chiostro del Pozzo, nel corso dei secoli, ha servito come fondamentale strumento per la raccolta delle acque piovane. La sua bellezza è accentuata da una pavimentazione unica in risseu, un mosaico acciottolato tipico dei sagrati delle chiese e dei giardini delle dimore e dei palazzi della Liguria, caratterizzato da un affascinante disegno geometrico.

Il Chiostro dei Limoni è un piccolo giardino silenzioso circondato da un porticato, progettato seguendo i principi dell’architettura carmelitana. Questo spazio offre un rifugio tranquillo, ideale per la riflessione e la contemplazione.

Il Chiostro del Roseto, originariamente designato come Giardino dei Semplici per la coltivazione delle piante officinali utilizzate nella farmacia conventuale, è ora un rigoglioso roseto].

Verso la fine del XVI secolo, questo chiostro ha avuto un ruolo storico: qui, per la prima volta in Italia, furono coltivate le patate provenienti dalle Americhe. Il fondatore, padre Nicolò di Gesù Maria Doria, le aveva conosciute alla corte di Filippo II, re di Spagna, e le fece importare a scopo ornamentale, contribuendo così alla storia botanica di questa terra.
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Leggi anche
1) Una Storia di Bellezza e Spiritualità con i Carmelitani Scalzi
2)La Chiesa di Sant’Anna: un tesoro storico e religioso

Antonello Rivano – Caporedattore il PONENTINO
(Vedi informazioni sull’autore)


Per approfondire: “Il convento di Sant’Anna e la sua Antica farmacia” di Enzo Battaglia e Silvia Piacentini (SAGEP Editore)



Le visite guidate

Frate Ezio, il frate erborista, in compagnia dell’architetto Silvia Piacentini, vi accoglieranno per condurvi alla scoperta della chiesa del XVI secolo, del presepe artistico, del roseto e dell’Antica Farmacia dei Frati Carmelitani Scalzi, alla scoperta dei rimedi erboristici tradizionali, dei cosmetici naturali e di molte altre delizie. Una volta al mese è prevista anche la visita guidata di alcune parti del convento, solitamente non visitabili perché all’interno della Clausura: la galleria dei ritratti, i due chiostri e la magnificente Biblioteca Storica…
La visita dura circa un’ora e mezza ed è gratuita.
Contatti:
Per telefono allo 010 2513285 oppure via mail: silvia.piacentini@erboristeriadeifrati.it

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