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Si fa presto a dire libro. Genova capitale del libro (2)

 ilPONENTINO, in occasione della proclamazione di Genova Capitale del Libro 2023, nella rubrica Fogli sparsi, dedicherà una serie di articoli al variegato mondo dei libri.

Ricordiamo gli articoli già pubblicati


 Si fa presto a dire libro (2)

Tanti tipi di libro nella storia

Le prime stampe

Nel VI secolo d.C., in Cina si realizzano le prime stampe, le xilografie, dal greco xýlon, “legno” e gráphein scrivere: un blocchetto di legno, scolpito in rilievo, intriso di inchiostro e premuto sul foglio come un timbro. La carta era conosciuta  già dal 105 d.C. Il primo vero e proprio libro stampato, il più antico, è una traduzione cinese del  Sutra del Diamante, un’opera buddhista, un rotolo di sei fogli di carta lungo più di cinque metri.

La  xilografia, si diffonde  anche in Europa dove viene  usata, dal XIV secolo, per stampare su stoffa. Con la maggiore disponibilità della carta, verso il 1400, il metodo della stampa sarà usato per le carte da gioco, oltre che per riproduzioni artistiche e religiose. 

https://it.wikipedia.org/wiki/Stampa

 La stampa a caratteri mobili

Un ulteriore progresso neIla tecnica di stampa, è rappresentato dai  caratteri mobili, usati per la prima volta in Cina;  i primi sono realizzati in argilla, nel 1041, dal tipografo Bi Sheng; nel 1298, ad opera di Wang Zhen, saranno costruiti in legno e successivamente in bronzo.

 In Europa  il sistema di stampa sarà perfezionato dall’orafo tedesco Johannes Gutenberg. Sarà una vera rivoluzione.  Il primo libro stampato,  la “Bibbia di Gutenberg”, esce dai torchi il 23 febbraio 1455 con una tiratura di 180 esemplari. Oggi ne sono rimaste una ventina.

https://it.wikipedia.org/wiki/Stampa_a_caratteri_mobili

I primi tascabili

 Nel 1501 l’editore Aldo Manuzio  dà alle stampe i primi tascabili dei classici in greco e in latino. Il nuovo formato è più economico, maneggevole, facilmente trasportabile, accessibile ad un maggior numero di persone. A Manuzio si deve anche l’introduzione del corsivo.

https://it.wikipedia.org/wiki/Aldo_Manuzio

Il libro moderno è nato.

Oggi la produzione non è più quella artigianale dei tempi di Gutenberg, i metodi di stampa si avvalgono di  tecnologie avanzate e raffinate. I libri presenti nelle nostre case, nelle librerie, nelle biblioteche, differiscono nell’aspetto esteriore:  tipo di carta, caratteri, copertina, rilegatura, ma il modello di base è lo stesso, la forma-libro è sempre quella, da secoli, perfetta. Dice Umberto Eco:

Il libro è come il cucchiaio, il martello, la ruota, le forbici. Una volta che li avete inventati, non potete fare di meglio. Non potete fare un cucchiaio che sia migliore del cucchiaio. (Jean-Claude Carrière, Umberto Eco, Non sperate di liberarvi dei libri).

https://www.vogue.it/article/giornata-mondiale-del-libro-migliori-librerie-mondo

I libri elettronici

Un libro completamente diverso, per aspetto e tecnica di produzione, è il libro elettronico o digitale, l’eBook, che si può leggere su computer, tablet, smartphone, ereader (lettore di eBook).

L’eBook riproduce il contenuto del libro cartaceo, la sua forma è strutturata in modo tale che la lettura del testo sia il più possibile simile a quella tradizionale. Rispetto a questa ha il vantaggio di poter inserire rimandi ipertestuali (link) ed elementi multimediali.

Gli apparecchi lettori di eBook si caratterizzano per la loro grande trasportabilità:  hanno la stessa dimensione di un libro ed un peso in grammi ridotto, ma la loro memoria interna può contenere moltissimi testi. Non occupano spazio in casa, e per chi possiede già tanti libri è un pregio non da poco. Con questi dispositivi, dotati di retroilluminazione, si può leggere al buio; si possono variare la dimensione e il tipo dei caratteri; se sono dotati di sistemi di sintesi vocale, permettono di “ascoltare” il testo. I libri digitali possono essere aperti dall’apposito lettore, ma anche da altri dispositivi (computer, tablet, smartphone); se ne possono fare copie di riserva nel caso di danni o smarrimento del dispositivo. Possono essere acquistati e scaricati da casa in qualsiasi momento, hanno prezzi inferiori rispetto ai libri tradizionali, in rete ve ne sono molti disponibili gratuitamente, legalmente, soprattutto classici.

La comparsa degli eBook ha suscitato reazioni contrastanti: chi gridava al miracolo, chi si stracciava le vesti preconizzando la morte del libro. Naturalmente nessuna delle due cose si è avverata. Il libro di carta è sempre con noi e gode di ottima salute, convive tranquillamente col tecnologico fratello minore.

Ci sono tuttavia molte persone che demonizzano l’Ebook inneggiando all’oggetto-libro di carta con feticistico entusiasmo, fanno appello alla sua concretezza, contro la virtualità digitale, all’odore delle pagine stampate, alla sua prestigiosa presenza sullo scaffale, al suo valore culturale simbolico.  La sua lettura, dicono,  richiede solo luce, l’ebook invece ha bisogno di un apparecchio che deve essere comunque ricaricato, anche se dotato di batteria a lunga durata.

Io leggo da anni libri digitali, ho acquistato il mio primo dispositivo quando ancora ce n’erano pochi in circolazione; ora ne possiedo vari modelli, per esigenze diverse; ciò non mi impedisce di leggere e di acquistare libri cartacei, alcuni esistono solo in questo formato, altri hanno una veste tipografica che non sarebbe valorizzata dal formato digitale. Convivenza, non contrapposizione, e poi quel che vale è il contenuto.

https://it.m.wikipedia.org/wiki/E-book