Libri alla Ponentina – Il maschio è inutile
Telmo Pievani Federico Taddia “Il maschio è inutile” Ed. Rizzoli
Absit iniuria verbis, questo è un libro di scienza, non un manifesto femminista. Con un linguaggio semplice e ironico, ma rigoroso, il testo demolisce alcune certezze tramandate più per pregiudizio che realmente dimostrate. “Una volta, nella mitica savana del Pleistocene, i maschi cacciatori facevano i maschi e le femmine raccoglitrici facevano le femmine, o almeno così ci hanno raccontato” ricerche attuali e più accurate stanno dimostrando che non era proprio così, almeno non sempre. Anche fra gli animali le cose sono un po’ più complicate, “i ruoli si invertono, si mescolano, si tramutano, si camuffano”. L’evoluzione per garantire la sopravvivenza delle specie si è inventata di tutto, nel comportamento sessuale poi ha mostrato una particolare inventiva: eterosessualità, omosessualità, bisessualità, unisessualità, autosessualità, con buona pace di chi addita certi comportamenti umani come contro-natura. La scoperta più disturbante, per alcuni, riguarda il ruolo del maschio, che non sempre risulta essere il sesso cosiddetto forte, anzi! Be’ bisogna farsene una ragione. Ci sono pesci in cui il maschio è diventato un nano parassita. Alcune volte si è trasformato in una minuscola appendice attaccata al corpo enorme della femmina, “in pratica, uno scroto ambulante”. Altre volte le femmine, se c’è una necessità riproduttiva, diventano maschi temporaneamente, fanno tutto da sole, il maschio, tradizionalmente inteso, non serve.
Non mancano casi di autofecondazione, le femmine generano la loro prole, e conservano la loro specie di sole femmine clonate. “Neanche in un fanta-horror femminista ci sarebbero arrivati”.
Ci sono casi in cui le femmine restano tali, ma imitano i maschi e si impongono nei ruoli sociali.
E comunque se il maschio vuol restare tale deve darsi da fare, la sua vita non è facile, leggiamo dal testo.
Negli uccelli e nei pesci le cose non vanno meglio per i maschietti, che devono investire tutte le loro risorse (rischiando di essere divorati dal primo predatore nei paraggi o di morire di stanchezza) per farsi scegliere presto o tardi da una femmina riluttante e ritrosa. Sempre di corsa, si intrufolano nelle alcove dei pochi maschi dominanti e li sabotano. Tocca fare di tutto per rimediare un amplesso: corteggiamenti, imbrogli, esibizioni nuziali, ornamenti vistosi, colorazioni, danze, canti, nuotate artistiche, invocazioni, odori penetranti, sfilate e bullaggini d’ogni sorta.
Direi che gli esempi sono chiari, è un testo di divulgazione scientifica di rara levità, ma estremamente serio, anche per le riflessioni che se ne possono trarre. L’esposizione alterna descrizioni scientifiche, e ritratti di maschi, umani, dal comportamento anticonformista e non tradizionale, ed altre curiosità.