Luigi Capuana “Stretta la foglia, larga la via” Ed. Donzelli
Un libro per Natale e non solo. Un autentico capolavoro da me collaudato con i nipoti: quando erano piccoli leggevamo qualche fiaba la sera e ci voleva tutta per chiudere il libro e dormire. Molto apprezzata, oltre alle storie, la lingua, un po’ desueta, vivace e ironica.
Questa non è una raccolta tratta dalla tradizione popolare, dal folclore, le fiabe sono originali, d’autore. Della fiaba classica riprendono lo spirito e la struttura narrativa, ma non si tratta, come spesso accade,di una piatta imitazione. Il fantastico, variegato mondo magico creato da Capuana (scrittore anche per adulti da rivalutare) è popolato non solo di creature immaginarie e bizzarre, ma anche di personaggi della vita reale, non di rado umili e semplici. Il quotidiano e il fiabesco si incontrano in queste storie in una sorta di ossimoro narrante in dinamico confronto. In fondo il fiabesco si definisce proprio per la sua straordinarietà, nel senso letterale di fuori dall’ordinario; il quotidiano dal canto suo, necessita di qualche intrusione di fiabesco che lo illumini quando si fa difficile.
Cosa offrono dunque queste fiabe ai bambini? Delle storie avvincenti, un registro linguistico d’epoca, ma comprensibile e venato di umorismo; una visione del mondo che mostra due facce: quella della realtà, con le sue fatiche e le sue difficoltà, e quella della fantasia, dell’immaginazione che aiuta a superarle. Senza pedanti moralismi espliciti, lasciando al piccolo lettore l’interpretazione, come fa la vera letteratura.