Honoré de Balzac “La pelle di zigrino” Il libro esiste in varie edizioni
Lo zigrino è come recita il dizionario “La pelle di molti squali, caratterizzata da una fitta copertura di minuti dentelli cutanei dalla punta durissima, usata per levigare e, opportunamente conciata e levigata, per rilegature di libri e per ricoprire oggetti ornamentali”. Ma la cosa più interessante è che chagrin in francese vuol anche dire dolore, dispiacere, tristezza ecc. accezioni che si perdono in italiano.
La storia, apparentemente fantastica, è questa: un giovane ridotto in rovina dal gioco pensa al suicidio ma, come accade spesso nelle fiabe, gli viene in soccorso un donatore magico con un talismano: una pelle di zigrino che potrà esaudire ogni suo desiderio, ma che progressivamente si restringerà, parallelamente al tempo a lui concesso. Il giovane, avventatamente, conduce una vita dissipata non negandosi nessun piacere e desiderio fino a che…
L’interesse del romanzo sta oltre nell’avvincente, narrazione della storia del protagonista, nel ritratto amaro e ironico della società del tempo dell’autore, ma soprattutto nelle riflessioni filosofiche sul senso della vita, in particolare sul dilemma lacerante fra una vita lunga e monotona ed una breve, ma intensa, anche al prezzo di una precoce dissoluzione. Un congegno narrativo perfetto esplorabile a più livelli, un godimento intellettuale ed emotivo incomparabile.