Una rappresentanza del Circolo Culturale Norberto Sopranzi, composta dal presidente onorario Antonio Marani, Giorgio Fuiano e Antonello Rivano, quest’ultimo anche in veste di Caporedattore del PONENTINO, ha partecipato al convegno e al concerto che hanno aperto, mercoledi 14 giugno, una serie di eventi che celebrano tre importanti ricorrenze: il trecentesimo anniversario della nascita del teatro di S. Agata Feltria dedicato ad Angelo Mariani, i centocinquanta anni dalla morte del compositore e direttore a cui il teatro è intitolato e i trent’anni dalla registrazione della Rai del recital di Vittorio Gassman del cantico dell’inferno all’interno dello stesso teatro.
A seguire la descrizione di questo fantastico evento a cura di Antonello Rivano.
La redazione
Un borgo, un teatro e tanto amore
di Antonello Rivano
Dicono che non importa la meta ma il viaggio che si fa per raggiungerla.
In questo caso non possiamo essere del tutto d’accordo, perchè la meta è valsa tutto il viaggio da Pegli al comune montano della provincia di Rimini. Anche se il viaggio fatto in compagnia di due amici come Antonio Marani e Giorgio Fuiano, memorie storiche del Circolo e del PONENTINO è stato quanto di meglio si possa desiderare.
Non posso non riportare le mie impressioni riguardo il tratto finale di questo percorso, fatto in gran parte in autostrada. E’ avvinandoci alla frazioni che compongono il Comune di Sant’Agata Feltria che inizi a capire cosa ha colpito questi territori circa un mese fa. Certo qua siamo in alto, circa settecento metri slm, e non ci sono state le alluvioni della pianura, ma ai lati della strada ci sono le ferite lasciate dalla frane. Da una parte il solco e gli alberi abbattuti, dall’altra i cumuli del fango che ostruiva la strada isolando interi abitati, ancora si possono vedere mezzi e operai al lavoro per ripristinare pienamente la viabilità. La giornata uggiosa e gli scrosci di pioggia che ci hanno accompagnato per gran parte del percorso hanno reso ancor più viva l’immagine di quanto queste popolazioni hanno subito e perso.
E l’alluvione è stata anche ricordata prima dell’inizio del Convegno che si è tenuto nel salone delle Scuderie, un minuto di silenzio in memoria delle vittime della tragedia che ha colpito questa popolazione e questa regione.
Il Convegno “Il teatro e la sua storia. Angelo Mariani, il grande direttore d’orchestra”
ha di fatto inaugurato le celebrazioni del tricentenario del Teatro Mariani.
Si è iniziato con i saluti del Sindaco di Sant’Agata Goffredo Polidori, che ha anche ringraziato il Comune di Rimini per aver partecipato portando la Sagra musicale Malatestana. Il Sindaco ha poi ricordato i rapporti pluriennali di amicizia che legano Sant’Agata al Circolo Sopranzi, e il recente convegno dedicato ad Angelo Mariani organizzato dal circolo e tenutosi a Pegli nella sala convegni dell’Hotel Mediterranee, con il patrocinio del Comune di Sant’Agata.
(Leggi i nostri articoli sull’evento)
È stata quindi la volta di Antonio Marani, cofondatore e Presidente Onorario del Circolo Culturale Norberto Sopranzi di Pegli, nativo proprio di questo comune della Provincia di Rimini. Marani, ottantuno anni, con un discorso ricco di emozione e “umanità”, ha portato i saluti di Pegli, con cui Sant’Agata, Comune onorario della Provincia di Genova, è gemellato, e annunciato l’istituzione di una borsa di studio per allievi di violino, in memoria del fratello Enzo, musicista del Carlo Felice di Genova, finanziata dalla famiglia e promossa dal Circolo Culturale Norberto Sopranzi. La borsa di studio del valore di cinquemila euro, a cadenza annuale, sarà attribuita ai giovani studenti violinisti di Liguria ed Emilia Romagna.
E’ intervenuto, anche per portare i saluti del Sindaco del comune di Rimini, il direttore artistico della Sagra Musicale Malatestana di Rimini Giampiero Piscaglia
I relatori del convegno sono stati Marco Davide Gangini “Il teatro Mariani”, Andrea Maramotti “Angelo Mariani, il musicista” e Franco Dall’Ara “Musica e musicisti santagatesi”.
Dall’incontro è cosi emersa la storia del Teatro Mariani che si incrocia con quella del compositore, che ha di fatto portato in Italia la figura del moderno direttore, e l’amore dei santagatesi per la musica.
Al termine del convegno, e dopo un ricco buffet, è stata la volta del Concerto a cura della Sagra Musicale Malatestana, in omaggio a Angelo Mariani nel 150° della morte, con gli allievi dell’accademia Teatro alla Scala di Milano, presso il Teatro Angelo Mariani.
Qui occorre aprire una doverosa parentesi per parlare di quel piccolo gioiello intriso di storia e di arte che è il tetro di Sant’Agata Feltria, considerato il teatro interamente in legno più antico d’Italia.
A volere una costruzione di un edificio pubblico, il “Palazzone” fu nel 1605 il conte Orazio Fregoso. Nel suo interno riservò una sala, per effettuare recite, balli e rappresentazioni teatrali, da parte della gioventù santagatese.
La costruzione del teatro vero e proprio risale al 1723 e fu realizzata dalla “Società dei condonomi” composta dalle famiglie più facoltose del paese.
Dopo varie vicissitudini, e momenti di oblio, si arriva al 1993, anno in cui il grande attore Vittorio Gassman scelse, tra migliaia, proprio questo teatro per registrare per la Rai il programma televisivo “Gasman legge Dante”.
“Dietro una piccola porta di legno-racconta l’attore- c’è un luogo senza tempo, fermo e solitario da quasi cent’anni”
Nel 1988 lo visitò Giovanni Spadolini, allora Presidente del Senato, che lo definì “un insostituibile tassello della cultura universale“.
Grazie alla scelta di Vittorio Gassman il pubblico nazionale scopre la bellezza di questo piccolo gioiello di teatro. Si muovono anche gli enti locali e statali che prendono seriamente in esame la possibilità di un suo recupero.
L’Amministrazione Comunale, dopo avere risolto vari ostacoli burocratici, è riuscita ad ottenere i finanziamenti per eseguire i necessari lavori di consolidamento e restauro, ultimati nell’anno 2002, che hanno riportato il glorioso Teatro Mariani agli antichi splendori.
Dal febbraio 2010 il teatro è gestito dal Comitato per la Salvaguardia e il Decoro di Sant’Agata Feltria in collaborazione con l’amministrazione comunale.
(Per approfondire https://www.teatromariani.it/)
In effetti sono entrato dentro il teatro con il pensiero rivolto alle parole di Gassman, e ho trovato davvero quel “luogo senza tempo”. Sembra quasi di entrare nella casetta di marzapane della favole, tutto è piccolo, rapportato ai teatri più grandi e famosi, ma nello stesso tempo enormemente emozionante.
I colori tenui, i tre giri di palchi con le tendine azzurre, il lampadario di cristallo, ti aspetti da un momento all’altro che vengano tolte le poltroncine della platea per far posto al ballo di Cenerentola con il principe azzurro, forse non a caso a Sant’Agata ha anche sede il museo della favole.
Ma è il momento in cui si spengono le luci, il pianista inizia a suonare, e gli artisti a cantare che ti accorgi che sei immerso in qualcosa di unico e magico.
Greta Divoeri, soprano, Andrea Tanzillo, Tenore, Fan Zhou, soprano, Huan hong LI, basso e Michele D’Elia, al pianoforte, danno vita a un concerto che, malgrado le ottime premesse, non ti aspetti. Le arie tratte da opere di G.Verdi, F.Litz e R.Wagner, ti avvolgono, ti prendono, rapiscono. Le note di avvolgono e ti entrano dentro, complice l’eccezionale acustica naturale del teatro.
La bravura di musicista e cantanti fa il resto. Vorresti che tutto questo non finisse mai ma il tempo scorre troppo in fretta quando vivi questo genere di emozioni, e ci dobbiamo accontentare del bis, un meraviglioso “Libiamo”.
Usciamo dal teatro e per fortuna la pioggia è cessata, la piazza ci accoglie con le sue luci tenue, ci salutiamo con gli altri ospiti e gli organizzatori, dandoci la buonanotte e un arrivederci a domani, partiremo il giorno dopo nel primo pomeriggio.
Ed è cosi che ci godiamo ancora una mattinata fatta di quattro chiacchere al bar della piazza, il maresciallo dei carabinieri che entra solo per salutare tutti i presenti, dare il buongiorno e proseguire la sua giornata, probabilmente un rito quotidiano a cui solo in piccole comunità come questa ancora è possibile assistere, il mercatino e l’incontro con persone che Marani e Fuiano, in particolare il primo, conoscono da tempo. Io sono “quello nuovo” ma è come se queste persone le conoscessi pure io da sempre.
Il sole che finalmente si è deciso a farci visita ci permette di ammirare il bel parco pubblico dedicato a Pegli. La pulizia e la cura del resto del borgo ti fanno capire quanto amore e rispetto ci sia per il territorio, in questi posti dove ancora ci si conosce tutti.
Una visita a Rocca Fregoso, dove da più di dieci anni è ospitato il museo “Rocca delle fibe“, in compagnia del sindaco, conclude, non prima di un buon pranzo a base di specialità locali, il nostro soggiorno a Sant’Agata Feltria, con la promessa di altre reciproche visite.
In casi come questi si va via sempre con una grande nostalgia, per un posto incantevole e assolutamente ancora a misura d’uomo, ma soprattutto per le persone che ci hanno accolto non come “ospiti” ma come “amici”.
E allora grazie Goffredo Pollidori, Davide Gangini, Francesca Righi, Emanuel Perruzzi…e tutti gli altri che ci hanno accolti, ospitati, coccolati, non ho messo i ruoli istituzionali e associativi perchè il grazie va alle persone, cosi come l’arrivederci a presto.
Antonello Rivano – Caporedattore il PONENTINO
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