-GATTI E MISFATTI-
Racconto a puntate di Pier Guido Quartero
CAP 10: ASSEMBLEA !!
Ore ventuno dello stesso venerdì, abitazione della famiglia Cipolla –di fronte all’appartamento di Peo. I condomini sono seduti nel soggiorno, davanti alla porta finestra del terrazzo spalancata. Il cielo di giugno, fuori, è ancora chiaro, ma le luci sono accese. Su una mensola sono appoggiati bicchieri di plastica e bottiglie di acqua e di aranciata, gentilmente offerti dai padroni di casa.
Al tavolo è seduto l’Amministratore, Geometra Perotti, impegnato nelle operazioni preliminari. Quando ha finito di consultare i suoi scartafacci recita la giaculatoria.
-…presenti sette condomini, due per delega alla Sig.ra De Fonseca– Ada annuisce vigorosamente guardando di sottecchi il Peragallo -per un totale di settecentocinquantatre millesimi, e l’inquilino Dott. Traverso, l’assemblea regolarmente convocata è valida. Io, se Loro sono d’accordo, faccio il segretario. Per la Presidenza…
Peo scatta: -Il padrone di casa!! Signor Cipolla, non può tirarsi indietro…!
Il tentativo di imporre una persona neutrale ha successo. Il Sig. Cipolla prende posto al tavolo.
-Allora… All’ordine del giorno abbiamo l’approvazione del verbale precedente. Lo diamo per letto e approvato…? Sì. Secondo punto: approvazione del bilancio consuntivo. Geometra: A lei la parola.
Il Geometra Perotti racconta la rava e la fava. I conti sono fatti bene: non è qui che c’è da discutere. Tutti sanno che il bello verrà dopo, ma Ada decide di saggiare l’avversario fin da subito.
-Mi sembra che la spesa per la luce nelle scale sia un po’ alta, non le sembra Perotti?
L’Amministratore abbocca: -Signora, se teniamo la luce accesa tutto il giorno per forza che spendiamo tanto…
-Ecco! Ma non avevamo detto che si spegneva? Abbiamo anche messo i temporizzatori apposta…
La voce potente del Peragallo erompe: -Signora De Fonseca, Lei continua a dimenticarsi delle mie esigenze!! Io ho una clientela particolare e non posso permettermi di farli entrare con la luce spenta! Per me è una necessità IM-PRE-SCIN-DI-BI-LE!
-Ora, cosa ci vuole ai suoi clienti per accendersi la luce, se ne hanno tanto bisogno?
Il Sig. Cipolla tenta di riportare l’ordine: -Scusate, ma la discussione sulla luce è già prevista a un altro punto dell’ordine del giorno… Ora dobbiamo solo approvare il rendiconto…
-Io voto a favore- dice Peo, pieno di buona volontà, alzando la mano.
Qualche mugugno, ma anche gli altri alzano la mano. Segue approvazione del preventivo. Ma il momento dello scontro sta per giungere…
-Luce scale, apertura del portone e utilizzo degli spazi condominiali. Il Dott. Peragallo ha chiesto l’inserimento di queste voci all’ordine del giorno. Vuol dirci qualcosa Dottore?
Il rompiballe si erge nel suo metro e un cazzo e inizia la filippica:
-Io ho una clientela particolare. I miei pazienti non devono trovare ostacoli sul loro cammino, se no sono capaci di non entrare nemmeno nel palazzo. Io ho bisogno che il portone sia SPA-LAN-CA-TO. Quando il cliente arriva al mio piano, dove non c’è finestra, trova il buio…
-Ma quale buio!!- è Ada che interviene –C’è un po’ di penombra! E comunque c’è il tasto luminoso dell’accensione della luce proprio davanti all’ascensore…
-Non mi interrompa! Lei parlerà dopo. Ora la parola ce l’ho io, e poi sto poco bene e devo andare a letto presto… Voglio dire quello che ho da dire e poi vado via. Tanto per me la luce sta accesa e il portone sta aperto!!
-Qui ci sono le maggioranze, sa? E se la maggioranza decide, si fa come dice la maggioranza!!
-E se io non chiudo il portone cosa fa la maggioranza? Viene lei a chiuderlo? Eh?
I tentativi di sedare la rissa servono a poco. Peragallo insiste:
-E Lei che ha sempre da ridire mi spiega perché continua a mettere le piante sul ballatoio? Nelle parti comuni non ci deve stare niente!! Gliel’ho anche scritto nel biglietto sull’ascensore!!
-Ah ecco!! Era lei eh? Credevo che fosse stato il Ragioniere…- l’Amministratore fa disperati cenni di diniego con la testa e con le mani per far capire che lui non c’entra nulla -…ma a Lei chi glielo dà il diritto di mettere i biglietti di richiamo? Non è una parte comune anche l’ascensore eh? E poi mi fa queste ripicche, mi fa morire le piante e ci butta le carte di caramella, come i bambini…
Peragallo un po’ di coda di paglia ce la deve avere, perché diventa rosso fuoco, ma non si dà per vinto:
-Io le Sue piante non gliele tocco, stia tranquilla, ma Lei deve rendersi conto dello stato d’animo dei miei pazienti. Persone con problemi, se vedono un ostacolo davanti a loro sentono come una forza nemica che gli impedisce di entrare…
-Sì- lo interrompe Peo, approfittando di una pausa fiato –ma qui siamo in una zona dove gira ogni tipo di persone… Una cosa è una civile convivenza e un’altra lasciare il portone aperto in modo che qualunque sconsiderato possa venire a fare quello che vuole: l’altro giorno c’era un puzzo di piscio nell’ingresso…
-E poi guardi che io conosco un po’ di persone che fanno la sua stessa professione, ma hanno tutti il portone chiuso…- aggiunge il Sig. Cipolla, che alla fine ha deciso di prendere partito.
-E se hanno paura degli ostacoli, perché la porta dello studio è chiusa, eh?- Ada ha dato scacco matto. Peragallo la guarda con rabbia, poi tenta di abbozzare facendo il furbo.
-Senta: come devo trattare i miei pazienti lo so io… that’s my problem Lei si preoccupi di non incasinare le scale: that’s your problem!
-Bravo Peragallo, ma si dice anche: to shush and to shorb is’nt possible- Peo ha ribattuto la palla con eleganza –Io voto per chiudere il portone e per tenere le luci spente.
Negli occhi di Ada, che lo guarda, c’è una luce amorosa. Le mani dei condomini si alzano a schiacciare definitivamente la palla nel campo del dottore, che non può più difendersi e abbandona la partita:
-Io me ne vado a casa, ma il portone rimarrà aperto, vedrete…
-Buona notte Peragallo, ci dorma sopra…- è il saluto del Sig. Cipolla. Di lì a poco l’assemblea si scioglie e Ada passa a bere il bicchiere della staffa da Peo. Commentano gli eventi della serata e si congratulano per il successo.
-Io però sono sicuro che è una vittoria a metà: vedrai che quello continuerà a lasciare il portone aperto tutte le volte che può…
Lei lo guarda rabbuiata. –Ti giuro che se continua a fregarsene delle decisioni dell’assemblea io quello lì lo ammazzo…
-Non scherzare…- dice Peo, e le guarda le mani…
[Continua…]
Pier Guido Quartero
Opere dell’autore pubblicate da Liberodiscrivere