Carlo Collodi “I racconti delle fate” Ed. Adelphi
Questa è la versione integrale delle fiabe scritte alla Corte del Re Sole per la traduzione di Carlo Collodi. Sono racconti destinati agli adulti e non ai bambini come erroneamente si crede, a questi di solito sono riservate delle riduzioni, rimaneggiate ed edulcorate che ne travisano lo spirito originario.
Nel 1875 l’editore Paggi di Firenze affida all’autore di Pinocchio (che vedrà la luce sei anni dopo) l’incarico di tradurre le Fiabe di Charles Perrault – favolista alla corte del re Sole, Louis XIV – autore di fiabe celeberrime che non serve citare.
L’incarico, dapprima accettato con un certo timore, lo appassionò ad un punto tale che aggiunse alla prima raccolta anche altre fiabe, quelle di due raffinate favoleggiatrici francesi del Sei-Settecento, Madame d’Aulnoy e Madame Le Prince de Beaumont.
È noto che traduttore uguale traditore, ma possiamo ben dire che mai tradimento, laddove si perpetrò, fu più felice e fecondo; questo francese favolistico, sciacquato in Arno, ne vien fuori arguto e scoppiettante, per la gran delizia del lettore. Le fiabe, trasferite dalla sontuosa Versailles, ad una più modesta Corte Granducale Toscana, non ne ebbero certo a patire.
Il volume, una bella edizione Adelphi, corredato dalle illustrazioni di Gustave Doré, acquista in pregio, riportandoci il fascino dei vecchi libri per bambini (e non solo) di un tempo. Questo libro può essere un’occasione, visto il tempo di ferie, per passare un po’ di tempo con i nostri bambini, figli o nipotini, scegliendo quelle che paiono più adatte.