Anna Achmatova “La corsa del tempo” Ed. Einaudi
Una poetessa nella quale mi riconosco, della quale condivido la visione del mondo e quella artistica. ” il culto della ragione, visto come rifiuto di ogni visione teleologica, certezza che l’unico valore etico assoluto siano l’uomo e la sua dignità” (dall’introduzione) Una visione umanistica e disincantata che non ha bisogno di finalità ultime o speranze ultraterrene. Un linguaggio limpido, asciutto, essenziale, che non cade mai nel sentimentalismo, ma stempera con l’ironia le tensioni e i drammi.
I VERSI PRESENTI IN COPERTINA
Ma io vi prevengo che vivo
per l’ultima volta.
Né come rondine, né come acero,
né come giunco, né come stella,
né come acqua sorgiva,
né come suono di campane
turberò la gente, e non visiterò i sogni altrui
con un gemito insaziato.