Henry James “Racconti di fantasmi” Ed. Einaudi
Una grande, magnifica raccolta di storie di spettri del grande scrittore americano, naturalizzato inglese. Le atmosfere ci sono tutte, sospensione onirica della realtà, inquietudine, apparizioni. Sì, ma non aspettiamoci clangori di catene trascinate, dame acefale biancovestite, armature vuote che roteano un pesante brando, spettri che terrorizzano l’incauto che si è attardato nella notte, per poi dissolversi al canto del gallo. Questi sono inquieti fantasmi della mente, ombre cupe, vecchi rimorsi, ricordi, rimpianti di cose perdute o mai avute. Insomma spettri di ordinaria frequentazione. Ciascuno di noi ne ha almeno uno, che si diverte ad apparirci di quando in quando, e a rovinarci la giornata.
E poi non dimentichiamo il linguaggio: evocativo, cesellato, elegante, sottilmente ironico. Un libro da gustare, quando si ha bisogno di una pausa, un racconto ogni tanto, ma con la giusta attenzione, perché siamo in presenza di un grande della letteratura internazionale, dietro quella che sembra una storia da raccontare davanti al camino, si nascondono gli eterni turbamenti dell’umano vivere.
P.S. All’interno è contenuto anche il breve romanzo “Giro di vite”.