Il Coordinamento dei Comitati del Ponente ha inviato oggi un’accorata richiesta al Viceministro a infrastrutture e trasporti Edoardo Rixi attraverso una mail, esprimendo preoccupazione e frustrazione per la condanna che la nomina del Sindaco di Genova Bucci a pluri Commissario, imposta da Roma alla nostra regione. Il messaggio, inviato al Viceministro, riflette il crescente disagio dei cittadini del Ponente, che vedono il loro territorio martoriato e i loro diritti minacciati.
Nel documento, i Comitati del Ponente Uniti richiedono un incontro urgente con il Vice Ministro Rixi, un appello diretto alle istituzioni per affrontare le questioni scottanti che affliggono il territorio. Il testo sottolinea l’urgenza della situazione, indicando la necessità di discutere delle gravi conseguenze che la condanna da parte di Roma comporta per il Ponente.
La lettera inizia con un chiaro appello: “A Lei, Vice Ministro Rixi, chiediamo urgentemente un incontro per parlare della condanna che Roma ha imposto al nostro Ponente.” Questa affermazione immediata sottolinea l’importanza e la gravità della richiesta, evidenziando la necessità di un dialogo tempestivo per affrontare la crisi in corso.
Il testo prosegue descrivendo la difficile situazione nelle delegazioni locali, dove il territorio viene descritto come “martoriato” e i diritti dei cittadini vengono “calpestati“. Parole che delineano un quadro preoccupante delle condizioni attuali e mettono in luce la profonda insoddisfazione dei Comitati riguardo alla gestione dei rapporti con il territorio da parte delle autorità centrali.
Un punto centrale della protesta è la nomina di Bucci, individuato come colui che ha avviato un “processo di devastazione“, al ruolo di Commissario della Diga: “Dopo ciò che sta avvenendo nelle nostre delegazioni, dove il territorio viene martoriato e i diritti dei cittadini calpestati, un’ulteriore mancanza di rispetto … la nomina di Bucci (colui che ha avviato questo processo di devastazione) a Commissario della Diga?”
Questa decisione suscita indignazione nei Comitati, che si chiedono se Roma abbia intenzione di difendere i loro interessi. La lettera interroga la politica stessa, sottolineando che “la politica non deve in primo luogo tutelare i cittadini, i loro diritti e il territorio?“
La domanda retorica continua, ponendo l’accento sul desiderio di una leadership politica che si dedichi ai cittadini anziché a interessi sconosciuti. La lettera esprime il bisogno di politici che siano veri servitori della cittadinanza, privilegiando il benessere e i diritti dei cittadini sopra ogni altro interesse.
Infine, la lettera conclude esprimendo la speranza che il Vice Ministro Rixi risponda positivamente alla richiesta di incontro e che si presenti quanto prima per parlare direttamente con i cittadini in un’assemblea pubblica: “Speriamo che Lei, diversamente da altri, ci risponda e che venga quanto prima a parlare con noi cittadini in un’assemblea pubblica.”
Quest’ultima parte sottolinea la volontà dei Comitati di instaurare un dialogo aperto e trasparente con le istituzioni, nella speranza di trovare soluzioni concrete per affrontare le sfide attuali.
Antonello Rivano – Caporedattore il PONENTINO
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