di Flavio Testi

Sono stati resi disponibili alcuni documenti riguardanti l’ultimo viaggio intrapreso dell’U Boot 234 dalla Germania al Giappone, interrotto per la capitolazione della Germania con la sua resa agli americani. Tali documenti confermano che il sommergibile trasportava anche 560 Kg di Uranio arricchito U 235 e 50 barili di acqua pesante per controllare il Plutonio che furono utilizzati nel Progetto Manhattan e consentirono agli USA il veloce confezionamento delle 2 bombe atomiche (uranio e plutonio) destinate al Giappone, realizzandole molti mesi prima di quanto previsto

1. L’U Boot 234

Faceva parte di un gruppo di 8 sommergibili Tipo XB,progettati nel 1938 per rilasciare mine oppure come base mobile di rifornimento dei sommergibili atlantici. Erano i più grandi U Boot costruiti di 1.763 Ton (2.177 Ton in immersione), lunghezza 89,9 metri, larghezza 9,2 metri altezza 10,2 metri. Dotati di 2 motori diesel GW F 46 a 9 cilindri da 4.800 CV e 2 motori elettrici AEG da 1.100 CV, consentivano di viaggiare a 17 nodi in superficie (18.450 miglia) e 7 nodi immersi (100 miglia). Immersione massima a 220 metri. Equipaggio 47 uomini e 5 ufficiali. Armamento con 2 lancia siluri di poppa da 533 mm, deposito per 15 siluri e 66 mine SMA, 3 cannoni da 20 mm sostituiti con 37 mm, quello della torretta binato. L’U Boot 234 era dotato di avanzati Radar e antenne per i rilevamenti aerei (FuMO-61 Hohentwiel, UFuMB-26 Tunis).

Costruito a Kiel nell’arsenale F. Krupp Germaniawerft AG dal 1 Ottobre 1941 al 22 Dicembre 1943 e danneggiato durante un bombardamento inglese del bacino, entra in servizio il 2 Marzo 1944.

A seguito della perdita dell’identico U Boot 233 nel Giugno 1944, si decise di trasformarlo in un sottomarino cargo per il trasporto di merci su lunghe distanze, in grado di raggiungere il Giappone. Rientrò in bacino il 5 Settembre 1944 per l’aggiunta dello Snorkel che consentirva lunghi viaggi in immersione usando i motori diesel e per realizzare dei contenitori merci con lo stesso diametro delle mine e dei siluri superiori e ricavare zone merci nella doppia chiglia per trasportare 260 Ton di materiali, oltre ad ingrandire i serbatoi del combustibile e le cambuse dei viveri per consentire di viaggi are per 9 mesi.

2.Materiali

I materiali caricati per il lungo viaggio, furono scelti dalla speciale commissione Marine Sonderdienst Ausland attiva dal 1944, ed includevano:

  • Caccia a reazione Messerschmitt Me262 e Me163 smontati
  • Missile da bombardamento Henschel HS-293 smontato
  • Propulsori aeronautici a reazione Junkers
  • Piani di costruzione per: armi telecomandate (V1 e V2), cacciatorpedinieri delle classi 36C e Z51, unità d’attacco M e S, sommergibili dei Tipi II, IX, X, XI, XXI e XXIII
  • Progetti per bombe teleguidate da computer (Lorenz 7H2, Lufte 7D, FUG 200) e Radar Hohehtweil per aerei da caccia notturna
  • Una decina di scatole metalliche corazzate contenenti contenitori d’oro con 560 Kg di Ossido di Uranio (U235)
  • Acqua pesante per controllare la reazione del Plutonio, 50 barili
  • Materiali medici, strumenti, macchine fotografiche, piombo 74 Ton., mercurio 26 Ton. al posto della zavorra, vetro ottico 7 Ton., acciaio speciale, ottone, zinco, tallio, cobalto
  • Una tonnellata di posta e documenti segreti per l’ambasciata tedesca

3.Equipaggio e Passeggeri

Il Comandante di Fregata Johann Heinrich Fehler, era stato a bordo della nave corsara Atlantis del Com. Rogge. Si occupava degli esplosivi e delle operazioni di minamento, compreso l’affondamento, delle prede di guerra poco utili con cariche, tanto da meritarsi il soprannome di “Mr. Dinamite”. Nel tempo libero curava i rapporti con i prigionieri. Nel drammatico affondamento dell’Atlantis nell’Atlantico da parte inglese, fu salvato dai sommergibili tedeschi che riportarono i naufraghi in Francia. Decorato e promosso, chiese e ottenne di comandare un sottomarino e gli fu assegnato l’ U Boot 234.

L’ ufficiale in seconda Karl Ernst Pfaff, specializzato nel procurarsi cose difficili da ottenere, era il responsabile del carico e l’unico a conoscere il contenuto di dettaglio di ogni cassa.

Il Comando voleva fare imbarcare 26 passeggeri e solo dopo forti rimostranze del Com. Fehler si raggiunse il compromesso di solo 12 passeggeri, sbarcando però 8 marinai.

I passeggeri tedeschi ospiti di alto profilo erano:

1. Generale Ulrich Kessler della Luftwaffe, ex comandante degli squadroni Stuka in Polonia, Norvegia e Francia. Doveva assistere i Giapponesi a creare e addestrare squadroni di caccia a reazione Me262 e Me163. Ufficiale più alto in grado a bordo, molto critico verso Goering.

2. Colonnello Erich Menzel della Luftwaffe, aiutante di Kessler, navigatore e bombardiere esperto in Radar, con esperienze combattive con Inglesi, Americani e Russi

3. Tenente Fritz von Sandrart della Luftwaffe, stratega sulle rilevazioni aeree e contromisure sui bombardamenti

4.    Colonello Kay Nieman, nominato giudice per una corte marziale per spie nel corpo diplomatico tedesco a Tokio, agente dei servizi segreti  e della Kriegsmarine, fervente nazista

5. Colonello Heinrich Hellendorn, ufficiale di artiglieria, osservatore tedesco

6. Capitano di Fregata Gerhard Falcke, ingegnere navale della marina per coordinare le nuove costruzioni navali, fluente nel giapponese.

7. Dr. Heinz Schlicke, tecnico specializzato in radar, impianti a raggi infrarossi e contromisure elettroniche, direttore dei Test Navali a Kiel, responsabile dei disegni caricati a bordo

8.     Ing. August Bringewald, capo della produzione dei bireattori da caccia Me262

9.     Ing. Franz Ruf, specialista industriale progettista di macchine e apparecchiature per componenti aeronautici

10. Comandante Richard Bulla, ufficiale aviatore dell’idrovolante dell’Atlantis, esperto in armamenti aerei e navali, destinato a risiedere in Giappone, amico del Com. Fehler e che per il viaggio fu nominato primo ufficiale.

I passeggeri giapponesi erano:

  1. Capitano di Fregata Hideo Tomonaga, ex aviatore divenuto architetto di sottomarini, arrivato in Germania a bordo del sommergibile giapponese I-29 nel 1943.
  2. Capitano Genzo Shoji, specialista aeronautico e addetto militare in parecchi paesi europei

4.Ordini della Missione

La missione originale del Com. Fehler, secondo gli ordini dell’ammiraglio Karl Doeniz, era di svolgere tre compiti in uno:

  • Trasportare un carico importante che conteneva materiali che potevano capovolgere le sorti della guerra
  • Imbarcare come passeggeri gli importanti membri di una missione tecnico-militare
  • Ingaggiare, all’occorrenza, azioni di attacco e/o di rilascio mine nelle zone costiere (Città del Capo, Madagascar)

L’U-234 di base a Kiel avrebbe dovuto percorrere il seguente tragitto: inoltrarsi nell’Oceano Atlantico, passando per il Mare del Nord, raggiungere quindi il Capo di Buona Speranza per passare nell’Oceano Indiano, raggiungere la base di Penang in Malaysia, dove avrebbe sbarcato l’importante carico contenuto nella sua stiva ed i passeggeri ospiti.

Il Patto d’Acciaio del 27 Settembre 1940 tra Germania, Italia e Giappone comprendeva la cooperazione tecnica e militare con scambi reciproci di materiali grezzi, apparecchiature e personale. La Germania e il Giappone ebbero problemi per questi scambi perché le navi e sommergibili venivano intercettati ed affondati dagli alleati nel tratto Atlantico. Da quando la Germania invase la Russia nel 1941, la linea ferroviaria della Transiberiana non era più utilizzabile, ma potevano solo essere fatti voli aerei di sorvolo della Russia, con 3 aerei Junker dedicati.

[Continua]

rexFlavio Testi
Flavio Testi (1950) ha operato in aziende internazionali dell’industria aeronautica, automobilistica e per la Marina Militare ricoprendo posizioni di marketing, supporto tecnico e responsabile di progetti internazionali di automazione e gestione direzionale. Si è anche occupato di automazione manufatturiera all’Elsag-Elettronica San Giorgio e di applicazioni gestionali e telefonia mobile alla Marconi di Sestri Ponente. Il nonno Corrado ed il padre Metello, come dipendenti Ansaldo, parteciparono alla costruzione del transatlantico.     Metello fu l’unica persona dell’equipaggio che rimase imbarcato sul REX per l’intera   vita della nave dal primo all’ultimo viaggio dal 1932 al 1940, come responsabile della centrale elettrica ma anche come primo violino in una delle orchestre. Flavio ha maturato così l’interesse per tutti i transatlantici ed è fra i maggiori esperti della storia della marineria mondiale.  E’ stato membro della Titanic Historical Society (USA) ed è associato al Laboratorio di Storia Marittima e Navale (NavLab) del Dipartimento Antichità Filosofia e Storia dell’Università di Genova.

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